Ricorrenza: 26
febbraio
Era il più anziano dei sovrani greci
sotto le mura di Troia (perché settantenne) e i suoi discorsi, anche
quando incitava i guerrieri alla battaglia, erano saggi e pacati, un
po' prolissi (come è nel costume dei vecchi) e densi di ricordi
personali. Tornato a Pilo dopo la caduta di Troia, Nestore viveva
ancora dieci anni dopo. Lo ritroviamo nell'Odissea, visitato da
Telemaco, figlio di Ulisse, in cerca di notizie sulla sorte del padre
disperso.
Egli era Vescovo, guida della comunità
cristiana di Màgido, in Panfilia, e come tale primo nella fede,
anche se secondo nella morte. Che egli fosse la vivente bandiera
della Chiesa di Màgido, lo comprendevano anche i pagani, durante la
persecuzione di Decio, nel 250. Sapevano che la comunità cristiana
non si sarebbe piegata agli editti imperiali finché il Vescovo
Nestore fosse restato saldo nella sua fede.
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