Ricorrenza: 14 febbraio
Patronato:
Innamorati, Amanti
Etimologia: Valentino = che sta bene, sano, forte, robusto, dal latino
Emblema: Bastone pastorale, Palma
Etimologia: Valentino = che sta bene, sano, forte, robusto, dal latino
Emblema: Bastone pastorale, Palma
LA LEGGENDA
La festa del vescovo e martire
Valentino si riallaccia agli antichi festeggiamenti di Greci, Italici
e Romani che si tenevano il 15 febbraio in onore del dio Pane, Fauno
e Luperco.
Questi festeggiamenti erano legati alla purificazione dei
campi e ai riti di fecondità. Divenuti troppo orridi e licenziosi,
furono proibiti da Augusto e poi soppressi da Gelasio nel 494.
La
Chiesa cristianizzò quel rito pagano della fecondità anticipandolo
al giorno 14 di febbraio attribuendo al martire ternano la capacità
di proteggere i fidanzati e gli innamorati indirizzati al matrimonio
e ad un’unione allietata dai figli.
Da questa vicenda sorsero
alcune leggende.
Le più interessanti sono quelle che dicono il Santo
martire amante delle rose, fiori profumati che regalava alle coppie
di fidanzati per augurare loro un’unione felice. Oggi la festa di
S.Valentino è celebrata ovunque come Santo dell’Amore. L’invito
e la forza dell’amore che è racchiuso nel messaggio di S.Valentino
deve essere considerato anche da altre angolazioni, oltre che
dall’ormai esclusivo significato del rapporto tra uomo e donna.
L’Amore è Dio stesso e caratterizza l’uomo, immagine di Dio.
Nell’Amore risiede la solidarietà e la pace, l’unità della
famiglia e dell’intera umanità.
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