Le attività riguarderanno quelle zone della Sicilia che fino a ora hanno ricevuto
meno attenzioni, sia in termini di finanziamento per la ricerca, sia
per l'inclusione nei grandi circuiti.
Questi gli interventi previsti:
A Palermo, all'interno del complesso di
età medievale di San Giovanni degli Eremiti.
A Ramacca, in provincia di Catania,
parte la pulitura dei mosaici, il ripristino, restauro e la messa in
sicurezza della Villa romana;
in contrada Rocchicella-Palikè,
riprendono i lavori di ripristino dopo le alluvioni delle ultime
settimane con successive operazioni di scavo e rilievo.
A Sant'Angelo Muxaro - in località
"Monte Mpisu" - nell'Agrigentino, si completerà lo scavo
della necropoli.
Ripresa dei lavori anche a "Monte
Castello", dove le strutture del castello medievale si sono
impiantate su strati preistorici e greci.
A Pantelleria, in provincia di Trapani,
partirà lo scavo, il rilievo e lo studio di Mursia, il villaggio
preistorico costituito da capanne e con la necropoli costituita dai
Sesi.
In contrada Gerace, nell'Ennese,
all'interno della Villa romana scoperta venticinque anni.
Nel Ragusano, a Giarratana, in una
villa romana del III secolo dopo Cristo.
A Milazzo, in provincia di Messina e
nuovi scavi archeologici nella necropoli greca dell'antica Mylai.
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