E' l'imbarcazione tipica della laguna di
Venezia.(laguna veneta è una laguna del Mar
Adriatico settentrionale, lungo le coste centro-settentrionali e
meridionali del Veneto).
Composta da 280 diversi pezzi, fabbricati con 8 essenze di
legname, richiede circa un anno per essere costruita, Lunga circa 11
metri e di caratteristica forma asimmetrica, con il lato sinistro più
largo del destro, può essere condotta da uno a quattro rematori che
vogano alla veneta (cioè in piedi e rivolti verso la prua, e con un
solo lungo remo manovrato appoggiandolo ad una sorta di scalmo libero
denominato fórcola, che si inserisce nel suo apposito alloggiamento
e viene sfilato dopo l'uso). Malgrado la considerevole lunghezza, la
gondola è estremamente maneggevole, grazie al fondo piatto e alla
ridotta porzione di scafo immersa.
Le manovre richiedono però una notevole abilità da
parte del conduttore, detto gondoliere, che deve essere dotato di un
senso dell'equilibrio molto sviluppato in quanto la posizione di voga
all'estremità della poppa è assai instabile.
Per evitare scontri,
vi è l'usanza di avvertire a voce quando si svolta in un rio
stretto: i tipici richiami (òhe) sono, quindi, divenuti un elemento
caratteristico della città.
Tipico di ogni goldola e il cosiddetto Ferro di prua detto anche
in veneziano
fero da próva o dolfin che ha la funzione di appesantire la prua della
barca mantenendola così sempre in assetto con qualsiasi numero di
vogatore e funziona anche da bandiera col vento segnando sempre la
direzione in cui la prua della gondola sta puntando.
La sua forma ha tradizionalmente il
significato di rappresentare i sei sestieri di Venezia (i sei denti
rivolti in avanti), la Giudecca (il dente rivolto all'indietro) e il
cappello del Doge, l'archetto sopra il dente più alto del pettine
rappresenta il Ponte di Rialto, infine, la "S" che parte
dal punto più alto per arrivare al punto più basso del ferro
rappresenta il Canal Grande. In quello di alcune gondole di recente
costruzione sono presenti anche tre rifiniture che si pensa
erroneamente rappresentino le tre isole più importanti tra quelle
delle laguna veneta, ovvero le isole di Murano, Burano e Torcello.
Si segnala che la forma della gondola ha subito delle
modifiche nel corso dei secoli: le prime rappresentazioni pittoriche del
XV-XVI secolo mostrano, infatti, un'imbarcazione molto diversa, in particolare, nel
quadro Miracolo della Croce caduta nel canale di San Lorenzo di
Gentile Bellini, databile al 1500, le gondole appaiono più corte,
più larghe e meno slanciate di quelle attuali e prive di asimmetrie.
La coperta di prua e quella di poppa, dove si posiziona il
gondoliere, sono piatte e molto basse rispetto al pelo dell'acqua. I
ferri, sia a prua che a poppa, sono costituiti da due brevi e sottili
astine metalliche. La forcola del rematore appare piatta ed
essenziale, priva di gomiti.
E' tra il 1600 e il 1700 che la gondola camba aspetto: la lunghezza dello scafo aumenta e anche i ferri,
soprattutto quello di prua, assumono dimensioni sempre maggiori, più
grandi rispetto a quelli attuali, con un carattere ornamentale sempre
più spinto. La poppa si stringe e inizia ad alzarsi rispetto al pelo
dell'acqua. Le coperte di poppa e di prua perdono la forma piatta per
diventare spioventi e a poppa viene aggiunta una piccola pedana di
appoggio per garantire l'equilibrio del gondoliere. Anche la forcola
assume la sua caratteristica forma a gomito. Lo scafo tuttavia
mantiene ancora una sostanziale simmetria.
Nel corso dell'Ottocento, la poppa e la
prua si alzano ancora rispetto al pelo dell'acqua, per migliorare la
manovrabilità dello scafo, la cui lunghezza si assesta
definitivamente attorno agli 11 metri. Si introduce anche una prima
leggerissima asimmetria, che viene accentuata in modo deciso solo
all'inizio del Novecento. Lo scafo si snellisce leggermente e
cambiano anche le dimensioni del ferro di prua, che vengono ridotte
per ottenere il bilanciamento ottimale rispetto alle mutate
proporzioni.
Prossimo appuntamento con Venezia sabato 10 febbraio, non mancate.
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