Una prima assoluta site-specific del
coreografo Gennaro Cimmino e dell’artista Franco Silvestro,
prodotta dalla Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee in
collaborazione con Körper, per l’esposizione Robert Mapplethorpe.
Coreografia per una mostra.
Quinto appuntamento del programma
performativo del museo Madre tra le oltre 160 opere che raccontano
l’intima matrice performativa della pratica fotografica di Robert
Mapplethorpe.
Domenica 31 marzo, ore 18.00 con
replica alle ore 18.45, al terzo piano del Madre, il museo d’arte
contemporanea della Regione Campania, in scena Dennis with flowers di
Gennaro Cimmino e Franco Silvestro per il nuovo appuntamento
performativo della retrospettiva Robert Mapplethorpe.
Coreografia per
una mostra (15.12.18 - 08.04.19), curata da Laura Valente e Andrea
Viliani.
La performance prende in prestito da
una delle opere in mostra al Madre non solo il titolo, ma il fiore,
quello più amato. Figure nude si battono il corpo con delle calle
bianche e la cadenza ritmica dell’oltraggio segna il tempo
dell’azione. Un’alta pedana, posta al centro dello spazio, evoca
simbolicamente l’ascesa al cielo e la discesa all’inferno. In
scena una mortificazione del corpo che non è rituale di
purificazione ma istinto potente e incontrollabile. Una ricerca della
spiritualità più profonda che attraversa il peccato e la punizione
in una performance costruita intorno ai binomi male/bene,
diavolo/angelo, sesso/fiore, candore/nudità, colpa/espiazione.
Conservando allo stesso tempo il senso del gioco e dello stupore.
Una performance che vedrà in scena gli
interpreti Nicolas Grimaldi Capitello, Ludovica Di Sauro,
Giovanfrancesco Giannini, Nello Giglio, Leopoldo Guadagno, Roberto
Guglielmi, Sara Lupoli e Gennaro Maione, con le canzoni dal vivo di
Lalla Esposito. Costumi di Concetta Iannelli e accessori di scena di
Maria Carcuro.
Gennaro Cimmino ha studiato danza con
Nirvana Paparo, Marianna Troise, Elsa Piperno, Joseph Fontano,
Roberta Escamilla Garrison, Steve Paxton, Julyen Hamilton, Kazuo Ohno
ed altri maestri nazionali ed internazionali. Negli anni '80 Maurice
Bejart lo indirizza verso la coreografia. Lavora come attore
radiofonico in Rai, con Giacomo Forte e Guido Piccoli in progetti che
coinvolgono Licia Maglietta, Toni Servillo e Pietra Montecorvino, e
studia regia con Pino Simonelli. Dal 2003 si dedica definitivamente
alla danza fondando Körper e dal 2016 è responsabile per il Ravello
Festival del progetto Abballamm'!, ideato da Laura Valente. Tra i
suoi più recenti successi, gli spettacoli Aesthetica-esercizio n°
1, in cui affronta il tema dell'ossessione dell'immagine nell'epoca
digitale, e Vivianesque che indaga il significato della
"napoletanità" attraverso i personaggi di Raffaele
Viviani.
Franco Silvestro, napoletano classe
1960, nella sua ricerca artistica, unisce pittura, disegno, scultura,
installazioni e video. Lavora con alcuni tra i più noti critici e
curatori in Italia e all’estero, da Achille Bonito Oliva (Evacuare
Napoli, Istituto Grenoble, Napoli, 1985; Ortus Artis in Fresco Bosco,
Certosa di Padula, 2008) a Cristiana Perrella e Luca Cerizza (Magic &
loss, LuxCenter, Londra, 2001); da Gianluca Marziani (Melting Pop,
Palazzo delle Papesse, Siena, 2003) a Francesco Bonami e Gigiotto Del
Vecchio (Utopia Station, Incursione vesuviana, Mostra d’Oltremare,
Napoli, 2004). Tra le mostre più recenti: Rewind, Arte a Napoli
(Castel Sant’Elmo, Napoli, 2014, a cui segue nel 2016
l’acquisizione del trittico Fatti di cronaca in collezione
permanente al Museo del Novecento), Dance with me (Maison européenne
de la photographie, Parigi, 2017) e Il pensiero laterale (MAC
Caserta, 2018). Tra le installazioni permanenti, I ragazzi di Scampia
(2005), realizzata per la Stazione Piscinola della Metropolitana di
Napoli, e Il Vulcanologo (2008), allestita nei giardini della Certosa
di Padula.
Ingresso al museo con courtesy ticket
di 4 euro fino ad esaurimento dei posti disponibili.
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