Il coreografo e danzatore toscano,
figura di spicco della danza contemporanea italiana fin dagli anni
’80, diventa protagonista, nel fine settimana, del programma
performativo del museo, a conclusione dei laboratori del progetto
Atlante del gesto_Napoli, da lui ideato, e prodotto dalla Fondazione
Donnaregina per le arti contemporanee.
Sabato 16 e domenica 17 marzo, ore
12.00, Sala Re_PUBBLICA Madre: Lezioni sul gesto con Virgilio Sieni e
la partecipazione di Nazarena Ottaviano al violoncello.
Un breve viaggio all’origine del
gesto, che partirà da un vocabolario di azioni quali il camminare e
il voltarsi, per esplorare la qualità del gesto, la gravità e la
risonanza. Due lezioni a cura di Virgilio Sieni, durante le quali i
partecipanti saranno guidati in un percorso di consapevolezza intorno
ai gesti primari, pratiche “dolci” sull’ascolto del corpo,
sull’importanza e la bellezza del movimento che diviene danza in
dialogo con la quotidianità.
Evento aperto al pubblico/ ingresso al
museo a pagamento
Sabato 16 marzo, ore 17.30, Sala
Re_PUBBLICA Madre: Ballo in comune Coreografia Virgilio Sieni in
collaborazione con Giulia Mureddu / Assistenti al progetto Simona
Perella, Sibilla Celesia.
Visione pubblica dell’azione
coreografica, condotta da Virgilio Sieni e realizzata insieme a
cittadini di ogni età e abilità, nonché a danzatori, performer,
attori ed artisti, ispirata alla Parabola dei ciechi (1568) di Pieter
Bruegel il Vecchio, attraverso una narrazione condivisa e un focus
sulle qualità del gesto e della tattilità, sulla capacità di
ascolto e di sguardo.
Sabato 16 marzo, ore 21.00, Sala
Re_PUBBLICA Madre: Di fronte agli occhi degli altri
Coreografia e Interpretazione Virgilio
Sieni / Musica eseguita dal vivo Roberto Cecchetto (chitarra)/ con la
partecipazione della Associazione Trans Napoli
Di fronte agli occhi degli altri è un
progetto raro, che si costruisce partendo dall’incontro con persone
e comunità.
Lo spettacolo nasce nel 2012 su invito
del Museo della Memoria di Bologna, come testimonianza e denuncia
della tragedia di Ustica del 27 giugno 1980; partendo da questa
esperienza, è nata la volontà di continuare il percorso attraverso
nuove opportunità d’incontro. Fino a oggi il progetto è stato
realizzato oltre che a Bologna, a Gibellina con la partecipazione dei
terremotati del Belice, a Modena e a Sarzana con la partecipazione
degli ultimi partigiani rimasti, a Milano dove Virgilio Sieni ha
dedicato il lavoro alla strage di Piazza Fontana e a Brescia dedicato
alle vittime di Piazza della Loggia. La struttura del lavoro si
articola in un passaggio da mano a mano che avviene tra Sieni e gli
ospiti: i partecipanti sono coinvolti pienamente in danze adiacenti,
a contatto, come risonanze continue dal di dentro, trame che di volta
in volta si compongono rispetto alle singole identità. Tutto fa
riferimento al vissuto di ciascuno, agli avvenimenti che hanno
tracciato le diverse esistenze. «Voler incontrare queste persone –
afferma Virgilio Sieni – che con la loro esistenza ci rammentano la
necessità di condivisione negli eventi e nelle tragedie, diviene per
me un “gioco del tatto” che continuamente vuol rendere dignità,
libertà e riscatto alla condizione di appartenere a un corpo. Aprire
un ciclo inesauribile di danze in memoria coincide, infine, con il
mio essere nella danza».
Domenica 17 marzo, ore 17.30, Sala
Re_PUBBLICA Madre: Agorà Madri e Figli Coreografia Virgilio Sieni in
collaborazione con Giulia Mureddu / Assistenti al progetto Simona
Perella, Sibilla Celesia
Visione pubblica del percorso
coreografico di Virgilio Sieni, rivolto a coppie di madri e figli dai
10 agli 80 anni, senza conoscenze specifiche di danza, per riscoprire
il corpo e tracciare così strade inedite attraverso le quali
percorrere e trasformare la propria quotidianità. L’azione
rifletterà sul gesto unico e immediatamente riconoscibile che lega
una madre ai propri figli, evocando l’origine e delineando una
specifica forma di intimità, dolore e bellezza.
Per tutti gli spettacoli biglietto
courtesy di 4 euro fino ad esaurimento posti.
Un week end ricco di eventi in cui i
servizi educativi del Madre invitano i visitatori a scoprire il
contemporaneo con un doppio appuntamento dedicato alla retrospettiva
Robert Mapplethorpe. Coreografia per una mostra.
Sabato 16 marzo, ore 11.00,: Robert
Mapplethorpe. Coreografia per una mostra
Visita guidata alla grande
retrospettiva dedicata a Robert Mapplethorpe, uno dei più grandi
fotografi del XX secolo, che ebbe un articolato e appassionato
rapporto con il territorio campano, quando in occasione di una sua
visita, instaurò un’empatica relazione con esso, grazie alla
fruttuosa collaborazione con il gallerista napoletano Lucio Amelio.
La mostra, a cura di Laura Valente e Andrea Viliani, ed organizzata
in collaborazione con la Robert Mapplethorpe Foundation di New York,
comprende più di 160 opere, allestite in ipotetico dialogo con opere
archeologiche, antiche e moderne, e per la prima volta, nella
storiografia espositiva dell’artista, prevederà un inedito e
articolato programma performativo, in cui saranno coinvolti alcuni
dei più importanti coreografi internazionali. L’occasione è il
trentennale delle prime importanti retrospettive dedicate nel 1988
all’artista, tra cui la mostra itinerante The Perfect Moment, il
cui primo capitolo fu presentato all'Institute of Contemporary Art
alla University of Pennsylvania di Filadelfia nel dicembre 1988,
pochi mesi prima della scomparsa di Mapplethorpe, a 43 anni, il 9
marzo 1989.
Prenotazione consigliata /
Partecipazione gratuita / Ingresso al museo a pagamento
Domenica 17 marzo, ore 11.00: Robert
Mapplethorpe. Coreografia per una mostra
Un viaggio immersivo per scoprire
l’intima matrice performativa della pratica fotografica di Robert
Mapplethorpe, il grande fotografo statunitense scomparso a 43 anni,
il 9 marzo 1989. Un itinerario dedicato al Maestro, per esplorare i
motivi della sua ricerca artistica: dall'affievolimento dei confini
tra dolore e piacere e tra generi e identità sessuali fino al
seducente glamour della scena artistica e culturale newyorkese,
mescolato, in un gioco di evocazioni, ad una Napoli in perenne
oscillazione tra vita e morte. In mostra più di 160 opere, allestite
in ipotetico dialogo con opere archeologiche, antiche e moderne,
accuratamente selezionate, in prestito dal Museo Archeologico
Nazionale di Napoli, e una selezione di disegni, dipinti, sculture e
manufatti provenienti dal Museo e Real Bosco di Capodimonte, per
analizzare l’estetica fotografica dell’artista nel suo speciale
rapporto tra riferimenti classici e tensione barocca.
Prenotazione consigliata /
Partecipazione gratuita / Ingresso al museo a pagamento
Domenica 17 marzo, ore 16.00: Pop_up
Laboratorio per famiglie sul collage-assemblage ispirato all'opera
site-specific di Jeff Koons. I servizi educativi del museo Madre
propongono una speciale attività didattica ispirata al capolavoro
site-specific Untitled (2005) di Jeff Koons. Alla visita guidata
della collezione site-specific - con il particolare focus sull'opera
di Koons - seguirà un'attività laboratoriale per i piccoli
partecipanti che saranno invitati ad approfondire la tecnica del
collage in chiave Pop Art, attraverso la selezione di ritagli
cartacei rinvenuti da materiali di riciclo come riviste di moda,
flyer pubblicitari, giornali, locandine. I materiali, ritagliati e
incollati su un supporto, daranno vita ad una nuova creazione
ispirata ai modelli di comunicazione di massa contemporanei.
Prenotazione obbligatoria/ Visita gioco
gratuita / Ingresso al museo a pagamento/ con "biglietto
famiglia": 4 euro per bambini/ragazzi (fino a un massimo di 18
anni non compiuti) + 2 euro per ogni adulto accompagnatore (fino a un
massimo di 2 adulti accompagnatori per ogni bambino).
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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