Terzo appuntamento domenica 17 marzo
alle ore 19 con la IX edizione di ATELIERspazioperformativo, danza e
teatro, a cura di Artestudio (Loredana Mutalipassi) e Teatro
Grimaldello (Antonio Grimaldi), in collaborazione con il Teatro
Nuovo. La rassegna domenicale che si svolge al Teatro Nuovo di
Salerno (via Laspro), vede la compagnia Teatro Grimaldello portare in
scene "Le Porte del Rigurgito", per la regia di Antonio
Grimaldi su testi di Alfonso Tramontano Guerritore, con Gemma De
Cesare, Cristina Milito Pagliara, Alfonso Tramontano, Domenico
Bottino e Annarita Vitolo; foto di scena di Anna Paola Montuoro.
"Fuori e dentro, attraverso il tempo e la storia di cinque
corpi, cinque cuori denudati, rimasti vittima dei loro fantasmi, le
porte spalancano prigionia e libertà. Ciascuno le attraversa, si
libera della propria follia e poi di colpo si calma, ricondotto
all’ordine e alla pace da strane figure di maghi, di medici dalle
teste d’uovo che rimettono in ordine le cose. E i pazienti sono
nudi, vivi e morti, oscillando nel passato e nel loro cuore. Ma
questo mondo li assale, i cuori, al punto di renderli vuoti, finiti,
talmente sconfitti da sentirsi liberi di raccontare, dopo una
prigionia che non esclude nessuno, il proprio viaggio. Le porte
sputano, trasformano e vomitano come materia estranea i cinque
personaggi, in balia del continuo dentro e fuori.
Ogni volta che uno attraversa la soglia, supera un confine al di là di ogni verità. E lo spazio scenico diventa un mondo sospeso, dove le creature orbitano, confuse e inermi, teneramente amabili. Non sanno dove sono, hanno vaghi ritorni di quello che hanno vissuto. Rimettono il dolore in forma di racconto, si muovono senza orientamento. Gridano. Poi si calmano, assistite da strani figuri fantasmatici.
E le loro voci cantano la morte. La fine. In una lingua di babilonia. «Dove sono? Chi siete voi? Papà? Pronto? Posso parlare con qualcuno? Avete a che fare con la verità?».
Come in un giudizio universale, i personaggi si staccano dalle mura d’intonaco per restituirci quel che furono".
Al termine dello spettacolo un talk con i protagonisti della pièce teatrale.
Ogni volta che uno attraversa la soglia, supera un confine al di là di ogni verità. E lo spazio scenico diventa un mondo sospeso, dove le creature orbitano, confuse e inermi, teneramente amabili. Non sanno dove sono, hanno vaghi ritorni di quello che hanno vissuto. Rimettono il dolore in forma di racconto, si muovono senza orientamento. Gridano. Poi si calmano, assistite da strani figuri fantasmatici.
E le loro voci cantano la morte. La fine. In una lingua di babilonia. «Dove sono? Chi siete voi? Papà? Pronto? Posso parlare con qualcuno? Avete a che fare con la verità?».
Come in un giudizio universale, i personaggi si staccano dalle mura d’intonaco per restituirci quel che furono".
Al termine dello spettacolo un talk con i protagonisti della pièce teatrale.
Biglietto 10 euro; ridotto studenti 8
euro. Info e prenotazioni: Teatro Nuovo 089 220886; Artestudio 089
230899 - 347 4016291; Teatro Grimaldello 331 8029 416.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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