Ricorrenza: 10
marzo
La forza della sua opposizione
all'arianesimo è dimostrata dal modo in cui Ario parla di lui nella
sua lettera a Eusebio di Nicomedia.
Macario prese parte al Concilio di
Nicea, nel corso del quale potrebbe aver avuto molto a che fare con
la stesura del Credo niceno. Nella Storia del Concilio di Nicea
attribuita a Gelasio di Cizico ci sono una serie di dispute tra
immaginari Padri del Concilio e dei filosofi al soldo di Ario. In una
di queste controversie Macario è portavoce per i vescovi che difende
la discesa all'inferno. Macario appare il primo tra i vescovi di
Palestina che hanno sottoscritto il Concilio di Nicea.
Secondo Teofane, Costantino, alla fine
del Concilio di Nicea, chiese a Macario di cercare i siti della
Resurrezione e della Passione e la Vera Croce. L'enorme quantità di
pietre sopra il tempio di Venere, che al tempo di Adriano si era
accumulato nel tempo sopra il Santo Sepolcro, fu demolito, e "quando
la superficie originale del terreno apparve immediatamente, al
contrario di ogni aspettativa, il monumento sacro della Resurrezione
del nostro Salvatore fu scoperto". Nell'apprendere la notizia
Costantino scrisse a Macario una lunga lettera per ordinare
l'erezione di una sontuosa chiesa sul luogo: si dava avvio così alla
prima costruzione cristiana della Basilica del Santo Sepolcro a
Gerusalemme.
IL POST PIU' LETTO:
Nessun commento:
Posta un commento