venerdì 29 marzo 2019

Venerdì 5 aprile 2019, ore 17.00 presso Movimento Aperto, via Duomo 290/C , Napoli, si inaugura la personale di Rita Mele, introdotta dal testo di Loredana Rea, QUANDO LA PITTURA E’ SOSPESA TRA LEGGEREZZA E INCANTO

In mostra un ciclo di 24 opere quasi tutte di piccole dimensioni ed un libro d’artista, realizzati di recente. Sulle pareti lavori bianchi si confrontano con quelli neri , tutti della pittura hanno la qualità della materia pur esibendo uno spessore tridimensionale. La mostra rimarrà aperta fino al giorno 30 aprile 2019 il lunedì e il martedì dalle ore 17.00 alle ore 19.00 ,il venerdì dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e su appuntamento.

“Nell’uso ricercatissimo del bianco e del nero, quasi a suggerire le infinite possibilità cromatiche imprigionate tra presenza e assenza, tra rivelazione e nascondimento, è racchiusa la necessità di restituire il fremito impalpabile di un’emozione fugace, la robusta consistenza di un sentimento ritrovato, i contorni sfilacciati di parole perdute in un’eco lontana.” Scrive Loredana Rea ed ancora : “Nei bianchi impastati di luce lentamente i segni prendono corpo, per farsi frammento di memorie antiche e recenti, prima di inabissarsi nella profondità dei neri, che tutto occultano, e riemergere poi alla superficie carichi di risonanze di natura diversa”; illustrando il tenero naturalismo di queste immagini, conclude poi che :” l filo tenace di un’immaginazione febbrile e metamorfica, che riporta a sé gli stimoli di una quotidianità sfidata con la sfrontatezza di chi ha assaporato la sostanza fragile dell’esistenza, lega indissolubilmente le tracce raccolte e custodite gelosamente, prima di essere trasformate, trasfigurate, ricreate ad arte, per divorare lo spazio e restituirlo come soffio leggero nell’inciampo dei passi che seguono direzioni ancora sconosciute”.


Rita Mele nasce ad Asmara(EE),si è diplomata presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone,
Dai primi anni 90 ad oggi ha esposto in numerose mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero – Vive e lavora a Frosinone.

La sua prima produzione fa riferimento allo studio del colore applicato ad una personale elaborazione dell’arazzo e del vetro, su supporti tridimensionali, dove dagli anni 80 in poi, la revisione della ricerca diventa mezzo privilegiato per esprimere campi esistenziali e culturali, spesso molto differenti tra loro, sia per presupposti teorici, sia per soluzioni formali. La scrittura, si confermerà sigla lirica della sua poetica, ma rientrerà prepotentemente,quando nel 1997 comincerà a collaborare con il mondo del jazz, come scrive il critico musicale F.Fayenz a proposito de ” i suoi dipinti musicali.

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

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