18 aprile - 23 giugno 2019
Grande soddisfazione nei volti e nelle
parole di tutti al Museo Statale Ermitage oggi giovedì 18 aprile per
l’inaugurazione della spettacolare mostra “DEI, UOMINI, EROI. Dal
Museo Archeologico Nazionale di Napoli e dal Parco Archeologico di
Pompei”.
Un’esposizione che verrà ricordata
in Russia come la più importante mai realizzata su Pompei e sulle
città vesuviane, grazie ai capolavori che i due partner Italiani -
il MANN, vero forziere di testimonianze delle città sepolte dal
Vesuvio nel 79 a.C., e il Parco Archeologico di Pompei - hanno
concesso alla luce dell’importante. Accordo di collaborazione
sottoscritto nel 2017 con il Museo Statale Ermitage.
Parterre delle grandi occasioni per il
taglio del nastro: insieme al Direttore Generale del Museo Ermitage
Michail Piotrovsky erano presenti il Direttore del MANN Paolo
Giulierini e per il Parco Archeologico di Pompei l’archeologa Luana
Toniolo, Maurizio Cecconi AD di Villaggio Globale International che
ha supportato l’organizzazione della mostra, Irina Artemieva
direttore di Ermitage Italia, l’Ambasciatore Italiano in Russia
Pasquale Terracciano, il Console Generale italiano a San Pietroburgo
Alessandro Monti, Paola Cioni Direttore dell'Istituto Italiano di
Cultura e Francesca Lavazza membro del Consiglio di Amministrazione
del Gruppo che ha sostenuto la mostra.
Tra i Vip anche Claudio Marchisio ex
centrocampista della Juventus e ora allo Zenit San Pietroburgo, Brand
Ambassador Lavazza in Russia. Tantissimi infine i rappresentanti
della stampa – accorsi ad ammirare gli affreschi, le statue, i
mosaici, i bronzi e i preziosi vetri provenienti dalla Campania -
nonché importanti archeologi e studiosi di antichità riuniti nella
città sulla Neva in un convegno nazionale tenutosi nella mattinata.
Un allestimento di assoluto fascino nei
toni del rosso è stato predisposto nelle ampie sale del Manege del
Piccolo Ermitage (un palazzo a due piani eretto accanto al Palazzo
d’Inverno, antica residenza imperiale dei Romanov, e al Nuovo
Ermitage, il primo palazzo in Russia a venire espressamente costruito
per ospitare le collezioni del Museo), per ospitare le quasi 200
opere giunte da Napoli, suddivise nelle sezioni dedicate agli Dei
agli Uomini e gli Eroi.
Nel corridoio sopraelevato inoltre,
sono esposti per l'occasione documenti storici – foto
ottocentesche, stampe antiche, volumi e acquarelli – su Pompei e
gli scavi in corso a quel tempo e, vera chicca, una selezione di
circa 70 opere di proprietà dell’Ermitage, in gran parte mai
esposte prima d’ora e conservate nei depositi, provenienti dalle
antiche città vesuviane.
Si tratta per lo più di doni, come nel
caso della statua di "Bambino con un uccellino” (un marmo alto
65 cm) o della “Bilancia a stadera con un busto di Caligola”
rinvenuti a Pompei nel 1845 e nel 1846 alla presenza di Nicola I e
regalati allo Zar dal re di Napoli Ferdinando II. Una testimonianza
concreta dei rapporti e dell’amicizia che ha sempre legato Napoli
alla Russia.
“E’ in questo stesso luogo che si è
tenuta la prima mostra su Pompei in Russia nel lontano 1834 - ha
dichiarato il Direttore dell’Ermitage Michail Piotrovsky nel corso
della cerimonia inaugurale -
Si esponeva allora un solo dipinto
"L'ultimo giorno di Pompei" di Karl Brjullov. Fu un
successo clamoroso, fortemente ispiratore e in merito al quale
scrissero anche Puskin e Gogol.
Oggi non abbiamo più “firme”
simili, ma sono sicuro che anche la mostra che stiamo inaugurando
sarà un successo altrettanto straordinario, che darà forti emozioni
al pubblico .
Siamo grati al MANN, al Parco
Archeologico di Pompei e ad Ermitage Italia per questa occasione
unica, che, non solo, ci permette di esporre reperti eccezionali, ma
dimostra anche la grande fiducia reciproca tra i musei russi e
italiani"
"Siamo orgogliosi di aver portato
per la prima volta una mostra epocale su Pompei all’Ermitage” ha
commentato invece Paolo Giulierini direttore del Museo Archeologico
Nazionale
che poco prima dell'inaugurazione ha
accompagnato ospiti e giornalisti in vista all’esposizione.
"Si tratta in fondo di quei tesori
che determinarono la rinascita del gusto per l'antico, il
Neoclassicismo, di cui la mostra di Canova in corso al Mann,
promossa con il Museo Ermitage, dà
conto.In questo quadro europeo si deve cogliere pertanto l'operazione
culturale che lega Napoli e San Pietroburgo, intimamente connesse
anche
dalla musica e dall'architettura
settecentesca, con sviluppi futuri che vanno ben oltre le
esposizioni.”
Sull’importante operazione
internazionale anche il commento, dall’Italia, della Direttrice ad
interim del Parco Archeologico di Pompei Alfonsina Russo:
“Come all’epoca degli Zar,
infervorati dalle suggestioni dei ritrovamenti e delle decorazioni
delle case pompeiane, anche oggi l’interesse per Pompei travalica i
confini nazionali. Oggi, senz’altro, con una prospettiva
scientifica e grazie alla stretta sinergia tra grandi Istituzioni,
quali quelle coinvolte per questa grande mostra che dimostrano di
essere capaci di diffondere il senso profondo della cultura e della
storia italiana e di saper valorizzare gli aspetti più artistici, a
volte quelli meno conosciuti, di una civiltà che ci ha rappresentato
e condotto al presente. Pompei, Uomini, Dei ed Eroi sintetizza già
dal titolo e dunque attraverso i reperti e gli affreschi esposti,
quelli che erano i protagonisti attorno ai quali ruotava la vita dei
pompeiani. Dai cittadini, impegnati nelle attività di tutti i
giorni, di cui Pompei ci ha lasciato testimonianze uniche, agli Dei e
agli Eroi da cui traevano ispirazione e che per questo erano presenti
nelle raffinate decorazioni parietali e non solo della domus
pompeiane”.
“E’ motivo di grande orgoglio per
Lavazza vedere la mostra "Dei, uomini, eroi" prendere vita
qui all’Ermitage di San Pietroburgo” – afferma Francesca
Lavazza, Membro del Consiglio di
Amministrazione del Gruppo.“Grazie
all’inaugurazione ufficiale di un’esposizione profondamente
radicata nel cuore e nella storia del nostro Paese, Lavazza prosegue
il sodalizio pluriennale
con il celebre museo e compie un
ulteriore passo a favore di progetti legati al mondo
artistico-culturale che contribuiscono a creare programmi unici e di
grande interesse a livello globale.
Sostenere questa mostra rappresenta
un'opportunità per facilitare la promozione della cultura e dei
valori italiani nel mondo”.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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