Domenica 14 aprile, il Rodaviva di Cava
de’ Tirreni, ospiterà alle ore 19,30, la presentazione del romanzo
“Felicità senza dolore”, in libreria per le edizioni l’Erudita.
Un evento patrocinato dall’Associazione Marco Amendolara
Insieme all’autore interverranno:
Francesco G.Forte, Luca Dalisi e
Alfredo Nicastri
Letture di Antonella Valitutti
Commento musicale a cura di Luca
Buoninfante
Cava de’ Tirreni, domenica 14 aprile,
Caffè letterario RODAVIVA Via V. Montefusco, 1 ore 19,30 INGRESSO
LIBERO
L’evento patrocinato
dall’Associazione Marco Amendolara, saluterà gli interventi di
Francesco G.Forte, Luca Dalisi e Alfredo Nicastri, presidente del
sodalizio promotore. Con i relatori e l’autore, di origini
siculo-lucane, ma milanese e napoletano d’adozione, l’attrice
Antonella Valitutti proporrà alcune pagine del volume e il musicista
Luca Buoninfante, che ne firmerà il commento musicale. In un
quartiere della periferia napoletana, gli strambi personaggi del
romanzo intrecciano la loro vita e le loro voci in un'esistenza
sospesa. C'è Tina la stiratrice, devota moglie inconsapevole di un
camorrista di serie B; Carmen la piagnona, giornalaia dagli occhi
bellissimi e mai asciutti; Marocco il gommista, angelico killer
dell'usuraio dai denti marci; Giacomino lo storpio, coscienza critica
di un contesto di ignoranza e pregiudizio; l'entomologo con la
sciatica, che per comprendere la realtà deve ridurla alle dimensioni
degli insetti; e sullo sfondo l'orizzonte monocromatico del
professore in pensione, del parroco pusillanime, del camorrista,
degli abitanti del rione. Regista visionario dell'intreccio il Signor
Mani, il suo sguardo straniante, il suo esperimento, la sua profezia.
La narrazione polifonica di Stefano Spataro si traduce in un
linguaggio che si muove su molteplici registri e restituisce,
accompagnata dai disegni di Luca Dalisi, una visione del mondo
policentrica e disorientante. Nella complicata geografia dei
sentimenti umani - paura, rabbia, frustrazione, fede, impotenza,
amicizia, amore - la felicità, Eudaimonia, è l'ambiguo motore di
tutto e insieme meta di un viaggio ancora da cominciare. “Per tutta
la vita non ho avuto altro desiderio se non quello di perseguire la
felicità senza dolore. Intendo dire la senza dolore felicità,
ovvero una forma di felicità così assoluta che si nega qualsivoglia
tentazione o minaccia di dolore.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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