Domenica 5 maggio alle ore 11.30 il
musicista e cantante Ugo Gangheri presenta al teatro Tin (vico Fico
Purgatorio ad Arco,38) il suo ultimo lavoro discografico dal titolo
“Un biplano a sei corde”. Con lui ci saranno Umberto Maisto
(chitarre), Antonello Maisto (tamburi), Dario Maiello (basso). Modera
l’incontro la giornalista Roberta D’Agostino. L’evento
s’inserisce nelle attività dell’Accademia Vesuviana del Teatro e
del Cinema di Gianni Sallustro.
Si tratta di un disco strumentale nato
dalle diverse esperienze lavorative nel mondo del teatro e del cinema
di Gangheri al quale hanno partecipato Dario Maiello (basso e
chitarra classica), Carlo Di Gennaro (percussioni e batteria), Enzo
Sgambato (clarino e sax), Paolo Licastro (sax e flauti), Flavia
Delbaere (flauto traverso), Giosy Cincotti (fisarmonica, piano e
synth), Michele Signore (percussioni), Rossella Rizzaro (vocalità),
Massimo D’Avanzo (bansuri), Mimmo Fusco (chitarre), Antonio De
Carmine principe ( chitarra acustica), Mauro Spenillo (fisarmonica),
Francesco Gugliotta (oboe). Produzione esecutiva Ugo Gangheri e Carlo
Di Gennaro, Produzione artistica Kammermuzak.
La musica che si scrive e/o si pensa
per sonorizzare spettacoli teatrali - dice Ugo Gangheri - nasce da un
rapporto intimo con un copione da leggere e rileggere. Sono
fondamentali gli approcci musicista-regista che spesso della musica
ha solo una sensazione dell’effetto che dovrebbe produrre nell’atto
della rappresentazione e si lascia quindi “guidare” alla ricerca
dello stile da usare per quel semplice senso di fiducia che si ripone
l’uno nell’altro.
La mia esperienza di musicista al
servizio di lavoratori dello spettacolo quali Giobbe Covatta, Stefano
Sarcinelli, Enzo Iacchetti, Gioele Dix, Sergio Friscia, Gualtiero
Peirce, e tanti altri, ha fatto in modo che con il passare degli anni
crescesse il mio archivio di pensieri musicali prodotti, che nel
tempo ho conservato e custodito al sicuro. Questo almeno fino allo
scorso anno quando senza un motivo preciso, mentre viaggiavo nelle
terre d’Otranto da ovest ad est ascoltando dalla libreria del mio
telefono un po' di musica, è partito uno di questi brani (“Sebeto”
il nome di un antico fiume sotterraneo che silenzioso si muoveva
nelle viscere della città di Napoli dando vita a numerose leggende)
ed allora ho rivisto per un attimo la sensazione molto gradevole che
produceva sugli applausi finali di un bellissima pièce con Iacchetti
e Covatta per la regia di Gioele Dix; così mi è tornata alla mente
una domanda fattami più di una volta in teatro dopo lo spettacolo in
questione, “esiste un disco di queste musiche?”
Questo disco strumentale nasce da un
lato dalla consapevolezza dei miei limiti, dall’altra la voglia di
sentirmi vivo nel mio universo emotivo, le cui pareti sono sempre più
fragili.
In questo disco sono stati raccolti,
una piccola parte delle composizioni realizzate durante gli
spettacoli teatrali, decontestualizzandole da quella che è stata la
loro origine di servizio, in favore di una visione musicale meno
convenzionale e libera di respirare in una veste nuova, in sinergia
con il risveglio di contrappunti nascosti, battute implose, frequenze
necessariamente tagliate. Non esiste una logica stilistica che
accumuni le tracce; di certo hanno la stessa dinamica che le ha viste
nascere, ossia: un copione da leggere tre volte, una mappa
inesplorata di latitudini scomposte, un biplano a sei corde sul quale
salire, una pista d’atterraggio sicura e ben illuminata, anche di
notte. Poi via, ad inseguire nell’aria quell’invisibile, ciò che
a volte desidera essere visto solo e soltanto da me in un cielo che
rende possibile anche l’impossibile.
Non me vogliano i professionisti della
logica ad ogni costo ed i puristi – conclude Gangheri - ma non ho
mai saputo vivere in un mondo/modo diverso da questo.
Il ricavato delle vendite del disco
sarà devoluto alle volontarie che svolgono il loro lavoro sul
territorio campano nella lotta al randagismo.
Media partner dell’evento: Mydreams -
il portale dello spettacolo
Si ringrazia Le Zirre Napoli.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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