Intervengono
ROCIO BOLAÑOS
poetessa
FRANCESCO MORELLO
filosofo
Letture di
ROSSELLA RAIMONDI
Sogniloqui (Iod edizioni) raccoglie 12
racconti brevi di Stefano Taccone. Il suo progetto nasce da una
esigenza intimistica di raccontare storie di vita quotidiana, fatta
di sogni e realtà. L'autore è ben conosciuto, come critico, al
vasto pubblico dell'arte contemporanea. I suoi saggi, scritti in
questi anni, fanno uso di una scrittura che ha sempre al centro la
sua attività intellettuale di riflessione critica. Cosa cambia con
Sogniloqui? È un uso nuovo delle parole al centro della sua
scrittura narrativa.
L'astrattezza intellettuale cede il passo ad uno
stile letterario finalizzato a sentimenti e sensazioni, che hanno
origine nel mondo onirico, dove tutto inizia e tutto ritorna. Rimane
intatta, nell'autore, la sua grande voglia di interrogarsi. Di farsi
carico di piccole riflessioni di ciò che la vita affronta ogni
giorno nei suoi profondi, e irreversibili, cambiamenti di stile e di
costume. «Che cos'è ormai una telefonata se non l'antico surrogato
di una conversazione a quattro occhi».
Stefano Taccone (Napoli, 1981) insegna
Storia dell’arte nei licei. È dottorato in Metodi e metodologie
della ricerca archeologica e storico-artistica presso l’Università
di Salerno. Dal 2013 al 2015 ha insegnato storia dell’arte
contemporanea presso la RUFA - Rome University of Fine Arts. Ha
pubblicato le monografie Hans Haacke. Il contesto politico come
materiale (2010); La contestazione dell'arte (2013); La radicalità
dell’avanguardia (2017). Ha curato il volume Contro l’infelicità.
L’Internazionale Situazionista e la sua attualità (2014).
Collabora stabilmente con le riviste “Segno” ed “OperaViva
Magazine”. Sogniloqui è la sua prima raccolta di racconti.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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