Visionario artista statunitense,
indiscusso pioniere della post-modern dance americana, insieme a Pina
Bausch l’icona più celebrata della coreografia contemporanea.
La sua visione fu punto di rottura e di
non ritorno, ciò che il new dada e la pop art sono stati per le arti
visive e John Cage per la musica del XX secolo.
Lavorando con il suo partner, il
compositore John Cage, e con il profeta della pop art Robert
Rauschenberg, portò a maturazione, nel corso degli anni ’40, una
nuova concezione di performance che porterà alla nascita di Theatre
Piece #1 (musica di David Tudor e arrangiamento di Cage, design di
Rauschenberg, testi di Charles Olson e MC Richardson, video di
Nicholas Cernovitch). Al Black Mountain College, in un’estate del
1952, nasce il movimento dello happening, in cui ogni arte ha la sua
indipendenza, per “un nuovo modo di percepire e vivere il mondo”.
Domenica 28 aprile, alle ore 18.00 e
alle ore 19.00, Cunningham Centennial Solos - Museo Madre (ingresso
con Courtesy Ticket di 4 euro fino a esaurimento posti disponibili):
nella Sala Re_PUBBLICA Madre del museo d’arte contemporanea della
Regione Campania, i danzatori Luke Ahmet e Thomasin Gülgeç
eseguiranno 8 assoli presentati a Londra, il 16 aprile scorso (il
giorno del centennale della nascita dell’artista), nell’ambito di
Night of 100 Solos: A Centennial Event.
Una manifestazione che ha unito il
Barbican, il più importante centro teatrale europeo, la BAM -
Brooklyn Academy of Music di New York, e il CAP - Center of
Performing Arts dell’Università della California a Los Angeles,
arrivando al Madre di Napoli.
Gli 8 assoli saranno montati a Madre –
così come già successo al Barbican – da Daniel Squire, storico
danzatore della Merce Cunningham Company, ed insegnante della Merce
Cunningham technique al Trinity Laban Conservatoire of Music and
Dance di Londra, presente a Napoli grazie alla partecipazione della
Fondazione Donnaregina al Merce Cunningham Centennial.
Con l’evento del Madre, prodotto
dalla Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, l’Italia si
inserisce tra i 5 paesi europei (con Inghilterra, Spagna, Francia e
Germania) che partecipano alle celebrazioni mondiali organizzate dal
Cunningham Trust, che, da Los Angeles a l’Avana e New Plymouth in
Nuova Zelanda, riuniscono artisti, imprese e istituzioni culturali ed
educative, e che proseguiranno per tutto il 2019 con spettacoli,
proiezioni di film, dibattiti, iniziative educative e realizzazione
di nuove opere in dialogo con il lavoro dell’artista, scomparso nel
2009.
Cunningham Centennial Solos - Museo
Madre chiude gli appuntamenti del programma performativo iniziato lo
scorso dicembre con Olivier Dubois, e proseguito poi con Vadim Stein,
Matteo Stella Dance Arts, Luna Cenere e Gennaro Cimmino e Franco
Silvestro, nell'ambito della retrospettiva Robert Mapplethorpe.
Coreografia per una mostra, da poco conclusa.
Da ricordare come Cunningham sia stato
tra i primi ad utilizzare i televisori nelle sue coreografie,
sensibile alle tecnologie e alle loro potenzialità.
Non solo: passa dal software Life Forms
per le animazioni digitali dei danzatori, per indagare tutte le
sfumature del movimento. Era troppo avanti. Le critiche non lo
toccano.
“Sono cosciente che ci sono dei
problemi. Ma partendo dal principio che i dispositivi tecnologici
possono essere semplificati, e data la velocità del cambiamento,
perché non usarli?... E’ evidente che l’ultima difficoltà è
psicologica. Gli unici limiti alla nostra arte sono dati da due gambe
e dalla mente”, si limiterà a rispondere fino all’ultimo.
Cunningham Centennial Solos - Museo
Madre è realizzato con il sostegno della Fondazione Donnaregina per
le arti contemporanee / Madre · museo d’arte contemporanea
Donnaregina, nell’ambito di Merce Cunningham Centennial.
Merce Cunningham Centennial è
sostenuto in massima parte dal Merce Cunningham Trust, dalla Paul L.
Wattis Foundation, dalla Howard Gilman Foundation, dalla American
Express Foundation e da Judith Pisar.
I Centennial Community Programs sono
sostenuti per generosa concessione dalla Doris Duke Charitable
Foundation.
Ulteriori fondi sono stati stanziati
dalla The Gladys Krieble Delmas Foundation, dalla Foundation for
Contemporary Arts, Judy e Alan Fishman, Molly Davies, Myra Malkin e
Barbara Pine.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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