Il nome di nascita era Marco, cambiato
poi in Fedele, nacque nel 1577 nella città di Sigmaringa.
Studiò filosofia nell'università di
Friburgo e ottenne, con brillante esito, la laurea dottorale a
Villigen, ove esercitò poi l'avvocatura. Carriera che fu presto
abbandonata da quell'anima assetata di giustizia, la quale scelse una
via più sicura per la sua eterna salvezza, passando nella famiglia
del serafico S. Francesco e si fece religioso cappuccino.
Predicò a Sevis, ove con zelo
apostolico e con accento paterno, esortava i Cattolici a serbare
immacolata la loro fede, a non dare ascolto ai violatori del sacro
patrimonio, ai lupi rapaci, seminatori della zizzania calvinista.
Invitato con inganno dagli eretici a
predicare loro la verità, simulandosi desiderosi di conversione, S.
Fedele, il 21 aprile del 622 si recava a Cruch, quando fu assalito
dai suoi nemici, i quali barbaramente lo trucidarono, abbandonandolo
in una pozza di sangue.
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