Ricorrenza 25 aprile
Protettore: degli allevatori, dei calzolai, dei farmacisti, degli interpreti, dei notai, degli ottici, dei pittori, dei segretari, dei vetrai
Nacque a Cirene ed era cugino di S.
Barnaba: sua madre si chiamava Maria.
Rimase ubbidiente alla legge di
Mosè fino dopo la risurrezione di Gesù, quando fu da S. Pietro
convertito alla fede cristiana, istruito e creato sacro ministro.
S. Marco era il segretario, l'interprete
di S. Pietro. Il suo Vangelo, come dicono i SS. Padri, non è altro
che la predicazione di S. Pietro fissata sulla carta. Accompagnò
l'Apostolo nei suoi viaggi a Roma, ove appunto scrisse il suo Vangelo
in lingua greca, la più parlata in quei tempi. Lo scopo del Vangelo
secondo S. Marco è di dimostrare la potenza di Gesù Cristo, Figlio
di Dio, che si manifesta nell'operare molti e grandi miracoli.
Nessuno tra i fedeli poteva possedere
le divine verità meglio di S. Marco, il quale continuamente le
apprendeva dalle labbra del Principe degli Apostoli.
Ordinato vescovo, fu mandato da S.
Pietro in Egitto a predicare il santo Vangelo. Confermando la sua
predicazione con l'esempio d'una vita santa e penitente, con
innumerevoli prodigi, aiutato dalla divina grazia fondò in
Alessadria una fiorente comunità la quale divenne la celebre Chiesa
Alessandrina, che ci diede un S. Chino, un S. Antonio, una S.
Caterina e tanti altri servi del Signore.
Dopo una vita di travagli, tutta spesa
a gloria di Dio e al bene delle anime, subì un martirio lungo e
crudele. Fu legato ad una fune e trainato da un cavallo per luoghi
sassosi e scoscesi, finchè il 25 aprile dell'anno 68 l'anima sua
entrò nella gloria colla triplice aureola del vergine, dello
scrittore e del martire.
Le sue reliquie furono trasportate a
Venezia, e riposte nella basilica di S. Marco, ove sono oggetto di
grande venerazione.
Nessun commento:
Posta un commento