Ricorrenza: 14 aprile
San Valeriano venerato a Cumiana ed in
altre località del Piemonte, rientra nel folto gruppo dei martiri
appartenenti alla famosa Legione Tebea, capitanata da San Maurizio, e
sterminata nel Vallese nei pressi dell'antica Agaunum, ove oggi sorge
il centro di Sainte Maurice.
Secondo una tradizione molto
consolidata nei territori dell'arco alpino nord occidentale, non
tutti i soldati furono uccisi sulle rive del Rodano, molti riuscirono
a fuggire e a raggiungere le vallate della Valle d'Aosta, del
Piemonte e della Lombardia. In questi luoghi svolsero opera di
evangelizzazione presso le popolazioni ancora pagane e testimoniarono
col sacrificio della vita la loro fede.
Valeriano dunque, secondo la tradizione, avrebbe raggiunto il territorio di Cumiana e lì si sarebbe dedicato alla diffusione della buona novella presso gli abitanti del luogo. Venne decapitato da un drappello di soldati che scoprirono il suo nascondiglio: il santo, prima di morire si inginocchiò e sulla pietra rimasero impresse le impronte delle sue ginocchia. Sul luogo del martirio, a circa un chilometro dalla frazione di Tavernette, alle pendici del monte Piuerne, venne poi innalzata una cappella votiva, ancor oggi esistente anche se in una più recente riedificazione, in cui è visibile il sasso del prodigio. Poco distante dalla cappella sorge il santuario vero e proprio.
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