Martedì 30 aprile 2019, alle ore 17.00
presso Movimento Aperto, via Duomo 290/C , Napoli, Finissage della
personale di Rita Mele, introdotta dal testo di Loredana Rea, QUANDO
LA PITTURA E’ SOSPESA TRA LEGGEREZZA E INCANTO.
Nella serata Rosaria Pannico presenterà
il suo romanzo breve: TERRA DI UN NUOVO MONDO, dal quale leggerà
alcune pagine.
E’ un romanzo fantascientifico che
vuole essere, oltre che un piacevole libro di lettura, un contributo
per la salvaguardia di un bene comune UNICO, il Pianeta terra.
Successivamente si tenterà un primo
ampliamento della tematica sollevata sia dal romanzo della Pannico
che dalla recente mostra LA CARTA DELLA TERRA, ideata e curata da
Peppe Pappa, tenutasi con successo al PAN nello scorso marzo. Si
intende così riflettere su come gli artisti possono contribuire, col
loro specifico, coi loro strumenti, alla difesa dell'arte-vita sul
pianeta Terra, l’unico di cui disponiamo, finora.
Scrive a tal proposito Eduardo Alamaro,
che ha proposto di verificare se ci sono le condizioni per costituire
un primo punto-laboratorio permanete "Carta della Terra MA":
“Molti segnali fanno ritenere che la tematica "Ambiente"
sia Carta vincente, se si studia, se si capisce qualcosa di quanto
bolle in pentola. La questione è capire da Napoli cosa si può fare
di non già fatto. Per non essere sempre ripetitori del già fatto
altrove. Cosa possono fare gli artisti e gli artefici se rinunciano
all'IO assoluto e abbracciano (per quanto loro possibile) il
necessario NOI: Cosa non facile dalle nostre arti e parti. Ma la
Terra si salva insieme e con strumenti nuovi. O non si salva.
Partecipazione a forza.”
Così prosegue: “Chi viaggia sul
settanta anni (e oltre, come qualcuno di Noi) ha oggettive difficoltà
tecnologiche sul tema della dematerializzazione dell'arte che pare si
prospetti come il tema del futuro già in atto. Ma la Terra, la prima
rivoluzione agricola dell'uomo sociale, rimarrà sempre come
nutrimento e base. Una polarità quindi, un dialogo tra Terra e
cielo, tra materiale e immateriale. E nel dialogo c'è sempre la
"dia": dal dia-volo al dia-metro.”
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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