Venerdì 17 maggio, alle ore 18.00, al
Madre, una conversazione sulla figura dell’artista americano Ed
Moses tra il critico Drew Hammond e il direttore del Madre Andrea
Viliani.
Ad introdurre Cynthia Penna, direttrice
artistica di ART1307, che ha curato nelle sale di Villa di Donato a
Napoli la mostra Family affairs: I Moses, in corso fino al 16 maggio.
Saranno presenti anche la vedova dell’artista, Avilda, e il figlio
Andy Moses con la moglie Kelly Berg. La mostra ha esplorato le
relazioni di una famiglia i cui membri, in un modo o in un altro,
hanno dialogato tra loro: una famiglia di artisti, in cui stili e
personalità differenti si sono ritrovati uniti da un’unica
passione, quella per l’arte.
Ed Moses (Long Beach, 1926-Venice,
2018), ha esplorato le possibilità della pittura astratta per oltre
60 anni, lasciando un indelebile segno nel mondo dell’arte
contemporanea. Praticante buddista dal 1978, ha lavorato sul momento,
sull’istante, abbracciando e rispondendo a elementi di caso e
circostanza. Affascinato dal potere metafisico della pittura, ha
creato opere che abbracciavano la temporalità, il processo e la
presenza, osservando che "il punto non è avere il controllo, ma
essere in sintonia". Moses affermava che la sua vita e la sua
arte erano "come esplorare il mondo fenomenico". A
differenza di molti artisti a lui contemporanei negli anni 60 e 70
che lavoravano su arte concettuale, Pop Art (Ed Ruscha), Light and
Space (Bell, Irwin) e sugli assemblaggi, Moses non è mai appartenuto
a nessun movimento artistico, continuando piuttosto a sperimentare in
modo trasversale e aprendosi a quei "felici accadimenti"
che avvengono quando si è di fronte ad una tela bianca.
Drew Hammond (Londra, 1957) ha studiato
Filosofia dell'Estetica con José-María Sánchez de Muniain
all'Università di Madrid (1975-1976), Estetica cinese e Pensiero
neoconfuciano con Wing-tsit Chan, Dipartimento di lingue dell'Asia
orientale e Culture alla Columbia University, dove è entrato nel
programma di dottorato (1976-1982). In veste di Senior International
Correspondent per "The Art Economist", Hammond si è
specializzato nella strategia di presentazione nell'arte
contemporanea. Residente a Berlino, è consulente curatoriale di
Heldart, un'organizzazione artistica senza fini di lucro che realizza
mostre contemporanee site-specific. Nel 2015 ha preso parte
all'artists' talk con Veronika Kellndorfer e Steve Rowell alla
Deutsche Bank Kunsthalle di Berlino nell'ambito della City
Partnership Berlin-Los Angeles. Ha tenuto conferenze su temi di arte
contemporanea in istituzioni artistiche in Europa, Asia, Nord America
e America Latina.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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