Presentazione del volume
Museo del Novecento- Milano
Mercoledì 22 maggio ore 18:00
Insieme all’autore, Stefano Taccone,
ne discuteranno Elio Grazioli docente di Storia dell’arte
contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti e l’Università
degli Studi di Bergamo, Cristina Casero, docente di storia dell’arte
contemporanea e di storia della fotografia presso l’Università di
Parma.
Qual è stata l’essenza e la
vocazione autentica delle avanguardie? In che rapporto si collocano
con
le neoavanguardie? Che ne è del
lascito dell’avanguardia in era postmoderna? Come si è pensata
storicamente l’arte di fronte alla questione di una trasformazione
rivoluzionaria della società? Come ha inteso rispondere alle
sollecitazioni politiche radicali e come le ha incarnate essa stessa?
A queste ed a tante altre domande affini tenta di rispondere questa
raccolta di saggi – edita da Ombre Corte (Verona) - che, concepiti
per svariate occasioni, restituiscono il cuore della riflessione
teorica di Stefano Taccone nel triennio 2013-2016. Egli, sviluppando
i suoi discorsi in continuo dialogo con l’opera di alcuni degli
autori che maggiormente si sono esercitati su questi terreni, su
tutti Peter Bürger e Mario Perniola, mette in evidenza, in polemica
con ogni ipotesi di riduzione del progetto delle avanguardie a mero
rinnovamento dei linguaggi, quanto esse abbiano inteso avanzare,
malgrado i loro limiti, veri e propri progetti di mondo e di vita
alternativi alla sfera borghese e, in tale ottica, abbiano concepito
la dimensione separata dell’arte come qualcosa da contestare e
superare. Sfrondata di ogni possibile deriva totalitaria, che è il
rischio di ogni pensiero forte, la radicalità dell’avanguardia può
forse ancora oggi offrire importanti sollecitazioni ad un presente in
evidente crisi di paradigmi e pervaso da profonde sacche di
insoddisfazione.
L’autore: Stefano Taccone (Napoli,
1981) è storico dell’arte e dottorato in Metodi e metodologie
della ricerca archeologica e storico-artistica presso l’Università
di Salerno. Ha pubblicato le monografie Hans Haacke. Il contesto
politico come materiale (Plectica, Salerno, 2010); La contestazione
dell'arte (Phoebus, Casalnuovo di Napoli, 2013) e curato il volume
Contro l’infelicità. L’Internazionale Situazionista e la sua
attualità (Ombre Corte, Verona, 2014). Recentemente ha esordito nel
campo della narrativa con la raccolta di racconti Sogniloqui (Iod,
Casalnuovo di Napoli, 2018). Collabora stabilmente con le riviste
“Operaviva” e “Segno”. Ha scritto, tra l’altro, sulle
riviste “Boîte”, “sdefinizioni”, “roots§routes”,
“Titolo”, “Tracce”, “undo.net”.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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