Partono gli ambasciatori della cultura
e della storia dal Parco Archeologico di Ercolano: la statua in marmo
di Demetra dalla Villa dei Papiri, esposta da qualche mese
all’ingresso dell’Antiquarium ha iniziato il suo viaggio per il
Getty Museum di Los Angeles dove, insieme ad altri eccezionali
rinvenimenti dei cosiddetti “nuovi scavi” e dalle collezioni del
MANN, sarà esposta nella mostra “Buried by Vesuvius: Treasures
from the Villa ei Papiri” che si svolgerà dal 26 giugno 2019 al 28
ottobre 2019.
Al posto della Demetra i visitatori
aell’Antiquarium potranno scoprire la fontana in bronzo dell’Idra
di Lerna, il mostro serpentiforme con molteplici teste che Ercole
affrontò nella seconda delle sue dodici fatiche.
La fontana – posta al centro della
Piscina a forma di croce nel cortile centrale della Palestra della
città di Herculaneum, dove ora è esposta una copia - sarà per la
prima volta presentata al pubblico che visita gli scavi al
pianterreno dell’Antiquarium.
L’Idra ercolanese, realizzata con la
tecnica a cera persa, raffigura il mostro stretto intorno ad un
tronco d’albero all’interno del quale passava una conduttura
collegata alle cinque teste dalle quali fuoriuscivano scenografici
getti d’acqua.
Agli occhi dei giovani ercolanesi che
frequentavano la Palestra, la monumentale presenza dell’Idra doveva
rievocare le gesta dell’eroe fondatore della città, Ercole,
esempio di virtus per i futuri cittadini.
L’Idra di Ercolano è molto
probabilmente ispirata ad un celebre monumento di Roma, ricordato
dallo scrittore latino Festo: la fontana dell’Idra che ornava il
Lacus Servilius nel Foro Romano, donata da Agrippa, amico e fedele
collaboratore dell’imperatore Augusto.
“ Il Parco coglie questa partenza
come occasione - dichiara il Direttore Francesco Sirano – un’
occasione per proseguire con la sperimentazione di soluzioni
espositive e di monitoraggio e per condividere con il suo pubblico
l’eccezionale patrimonio conservato nei depositi nella prospettiva
del Museo del sito. L’Idra, simbolo di forza selvaggia e
distruttiva domata grazie alla mutua cooperazione tra l’eroe Ercole
e suo nipote Iolao, celebra la comunità solidale e la reciproca
umana comprensione che il Parco intende promuovere verso tutti i
portatori di interesse”.
L’Idra ercolanese restituisce dunque
una testimonianza di raro pregio della bronzistica della prima
età imperiale quale espressione della capacità da parte della
comunità di Herculaneum di aderire alle politiche sociali e
culturali di avvio dell’Impero, senza però rinunziare ad operare
scelte consapevoli e appropriate al contesto urbanistico locale.
Protagonista di questa politica del consenso ad Ercolano fu, come
noto, Marco Nonio Balbo, cittadino benemerito la cui famiglia da
lunga data era legata ad Augusto.
COME DA COMIUNICAZIONE RICEVUTA
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