Religioso francescano
Ricorrenza: 17 maggio
Protettore di: cuochi, donne, opere e congressi eucaristici, pasticceri, pastori
Ricorrenza: 17 maggio
Protettore di: cuochi, donne, opere e congressi eucaristici, pasticceri, pastori
Nacque il 16 maggio 1540 a Torre
Hermosa in Spagna, santo dell'Eucarestia, Pasquale Baylon, fu
dichiarato da Leone XIII celeste patrono dei Congressi Eucaristici e
della Società della SS. Eucarestia.
Egli manifestò fin da bambino in modo
prodigioso l'affetto a Gesù Eucaristico.
Un certo Garda Martino, ricco signore
senza figli, attirato dalle sue virtù, gli propose di adottarlo per
figlio e di lasciarlo erede dei suoi beni. Egli cortesemente
ringraziò dicendogli che un giorno sarebbe entrato nell'ordine dei
Francescani. Più tardi, rinunciando a quanto gli spettava e chiesto
il consenso dei genitori, andò pellegrinando, con l'idea di entrare
tra i Frati Minori di Montfort. Giunto al convento, ritenendosi
indegno di tanto privilegio non fece richiesta alcuna e rimase
volontariamente probando per quattro anni.
A ventiquattro anni, nel 1564, vestì
l'abito francescano nel convento di Loreto e vi stette otto anni,
lieto di poter prestare ai confratelli i più umili servigi con tutta
semplicità. Soprattutto però in questo ritiro il suo cuore godette
perché si trovava continuamente con l'oggetto amato : la SS.
Eucarestia.
Non era sacerdote, e perciò non poteva
godere della gioia singolare di avere Gesù tra le mani, di darlo
alle anime e di predicare ai fedeli le meraviglie dell'Eucarestia, ma
non lasciava mai di pensare e di parlare di Gesù e passava il
maggior tempo possibile ai suoi piedi: davanti al tabernacolo se ne
stava in adorazione profonda, immobile, sempre in ginocchio, con gli
occhi fissi, le mani giunte o incrociate sul petto. Aveva acquistato
una tale unione con il Signore che dappertutto sapeva innalzarsi a
Lui, pregare, meditare e parlare col suo Gesù.
Un mattino, servendo la S. Messa, ebbe
la rivelazione della sua estrema ora: pieno di gioia e di letizia
andò a visitare per l'ultima volta i poveri e i benefattori di Villa
Reale, dando loro la lieta notizia. Ammalatosi improvvisamente, gli
fu amministrato il Santo Viatico e allo spuntare del 17 maggio volava
al cielo.
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