mercoledì 22 maggio 2019

Santa Rita da Cascia

Vedova e religiosa
Ricorrenza: 22 maggio
Protettrice di:casi disperati e apparentemente impossibili, donne maritate infelicemente, serigrafi.

                                          I fedeli la chiamano la « Santa degli impossibili ».



Nacque nel 1363 a Rocca Porena, paesello nei pressi di Cascia inUmbria.

Sotto la vigile cura dei genitori la bimba cresceva giudiziosa e pia, con una particolare tendenza alla solitudine ed alla preghiera. Era suo vivo desiderio di consacrare a Dio la sua verginità, ma i genitori vollero che si sposasse. Lo sposo era burbero e collerico ma Rita, armata di pazienza, tutto seppe sopportare, ricambiando bene per male, senza che in diciott'anni di matrimonio la concordia venisse infranta in quella casa. Quando fu finalmente libera da ogni cura di famiglia, pregò di essere accolta nel monastero delle Agostiniane. Per ben due volte ricevette un brusco diniego, finché il Signore volle appagare il suo desiderio con un prodigio. 


Rita era l'innamorata del Crocifisso. La passione di Gesù era la sua meditazione prediletta e ne rimaneva così infiammata da versar abbondanti lacrime.



Un giorno, mentre pregava con più intenso fervore e supplicava l'amato Gesù ad associarla alla sua passione, un raggio di luce partì dal Crocifisso, si rifletté sul capo di Rita, poi una spina si staccò dal capo adorabile di Gesù e venne a trafiggere la sua fronte; vi produsse una profonda ferita seguita da un'insanabile piaga, che rimase fino alla morte; piaga che oltre ad acuti dolori esalava un grande fetore, per cui ella per non infastidire le sorelle amava restare solitaria e conversare con Dio. 


Gesù la faceva davvero patire a sua imitazione. L'ultima sua malattia durò quattro anni: anni di acuto e lento martirio, che fornirono la misura della sua eroica pazienza e insaziabile brama di patire. Gesù, con un miracolo, mostrò quanto gli fosse caro il suo patire: era un rigidissimo inverno; il gelo e la neve erano abbondanti. Rita pregò una donna di Rocca Porena che andasse al suo antico orto e le portasse ciò che vi trovasse di maturo e fiorito. Si credette scherzasse: però, passando di là, quella signora scorse due freschi fichi ed una bella rosa era un regalo del suo Gesù. 


Vicina a morire udì Gesù e la sua santa Madre che la invitavano alla celeste dimora, alla quale volò il 22 maggio del 1439.

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