Si recita l'8 maggio e prima domenica
di ottobre
Si tratta di una preghiera, inizialmente intitolata "Atto d'amore alla
Vergine",
poi, ribattezzata
"Supplica alla potente Regina
del SS.mo Rosario di Pompei"
Il testo nel tempo ha avuto vari
ritocchi fino all' attuale formula che viene recitata solennemente
due volte l'anno: il giono 8 maggio e la prima domenica di ottobre.
Ricordiamo che l'otto
maggio del 1915, la preghiera fece il suo ingresso in Vaticano e alle ore
12:00 Benedetto XV e i dignitari vaticani la
recitarono nella cappella Paolina, da allora la tradizione è
continuata con i Pontefici successivi.
LA SUPPLICA:
"O Augusta Regina delle Vittorie, o
Vergine sovrana del Cielo e della Terra, al cui nome si rallegrano i
cieli e tremano gli abissi, o Regina gloriosa del Rosario, noi devoti figli tuoi, raccolti nel tuo Tempio di Pompei, effondiamo gli affetti del nostro cuore e con confidenza di figli ti esprimiamo le nostre miserie.
Dal Trono di clemenza, dove
siedi Regina, volgi o Maria, il tuo sguardo pietoso su di
noi, sulle nostre famiglie, sull' Italia, sull' Europa, sul mondo.
Ti prenda compassione degli affanni e dei travagli che amareggiano la vita. Vedi, o Madre, quanti
pericoli nell' anima e nel corpo, quante calamità e
afflizioni ci costringono.
O Madre, implora per noi misericordia dal tuo figlio divino e vinci con clemenza il cuore dei peccatori.
Sono nostri fratelli e figli tuoi, che
costano sangue al dolce Gesù e contristano il tuo
sensibilissimo Cuore.
Mostratevi a tutti quale sei, Regina di
pace e di perdono".
AVE, MARIA
AVE, MARIA
"È vero che noi, per primi,
benché tuoi figli, coi peccati torniamo a crocifiggere in cuor
nostro Gesù, e trafiggiamo nuovamente il tuo Cuore.
Lo confessiamo: siamo meritevoli dei più aspri castighi, ma Tu ricordati che, sul Golgota, raccogliesti, col Sangue divino, il testamento del Redentore moribondo, che ti dichiarava Madre nostra, Madre dei peccatori. Tu, dunque, come Madre nostra, sei la nostra Avvocata, la nostra Speranza. E noi, gementi, stendiamo a te le mani supplichevoli, gridando: Misericordia!
O Madre buona, abbi pietà
di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie, dei nostri
parenti, dei nostri amici, dei nostri defunti, soprattutto
dei nostri nemici, e di tanti che si dicono cristiani, e pur offendono il Cuore amabile del vostro Figliuolo.
Pietà oggi imploriamo per le nazioni traviate, per tutta l' Europa, per
tutto il mondo, perché torni pentito al tuo Cuore.
Misericordia per
tutti, o Madre di Misericordia!"
AVE, MARIA
AVE, MARIA
"Degnati benevolmente o Maria di esaudirci! Gesù ha riposto nelle tue mani tutti i tesori delle Sue grazie e delle sue misericordie.
Tu siedi, coronata Regina, alla destra del tuo Figlio, splendente di gloria immortale su tutti i Cori degli Angeli.
Tu distendi il tuo
dominio per quanto son distesi i cieli, e a te la terra e le
creature tutte che in essa abitano sono soggette.
Tu sei l'Onnipotente per grazia. Tu dunque puoi aiutarci. Se Tu non volessi aiutarci, perché figli ingrati ed immeritevoli della tua protezione, non sapremo a chi rivolgerci.
Il tuo Cuore di Madre non permetterà di vedere noi, tuoi figli, perduti.
Il Bambino che
vediamo sulle tue ginocchia, e la mistica Corona che miriamo nella tua mano, ci ispirano fiducia che noi saremo esauditi. E noi
confidiamo pienamente in te, ci abbandoniamo come deboli figli tra le braccia della più tenera fra
le madri, e oggi stesso, da te aspettiamo le sospirate
grazie".
AVE, MARIA
AVE, MARIA
Chiediamo la benedizione a
Maria.
"Un' ultima grazia noi ora ti chiediamo, o Regina, che non puoi negarci (in questo giorno solennissimo). Concedi a tutti noi l'amore tuo costante, e in modo speciale la materna benedizione.
"Un' ultima grazia noi ora ti chiediamo, o Regina, che non puoi negarci (in questo giorno solennissimo). Concedi a tutti noi l'amore tuo costante, e in modo speciale la materna benedizione.
Non ci staccheremo a te finché non ci avrai benedetti. Benedici, o Maria, in questo momento, il Sommo Pontefice. Agli antichi splendori della tua Corona, ai trionfi del tuo Rosario, onde sei chiamata Regina delle Vittorie, aggiungi ancor questo, o Madre: concedi il trionfo alla Religione e la pace alla umana Società. Benedite i nostri Vescovi, i Sacerdoti e particolarmente tutti coloro che zelano l' onore del vostro Santuario.
Benedici infine tutti gli Associati
al tuo Tempio di Pompei, e quanti coltivano e promuovono
la devozione al Santo Rosario.
O Rosario benedetto di Maria, Catena
dolce che ci rannodi a Dio, Vincolo di amore che ci unisci agli
Angeli, Torre di salvezza negli assalti d'inferno, Porto sicuro nel
comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più.
Tu ci sarai conforto nell'ora di agonia, a te l' ultimo bacio della vita che si spegne. E l' ultimo accento delle nostre labbra sarà il nome tuo soave, Regina del Rosario di Pompei, o Madre nostra cara, o unico Rifugio dei peccatori, o sovrana Consolatrice dei mesti.
Sii
ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo. Amen".
Salve, Regina, madre di misericordia,
vita, dolcezza e speranza nostra, salve.
A te ricorriamo, esuli
figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di
lacrime.
Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi
misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto
benedetto del tuo seno.
O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.
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