Nuovo salotto letterario della XIII
edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in
Mediterraneo, che vede protagonisti scrittori in concorso per il
Premio costadamalfilibri, maiolica realizzata dalla Daedalus di
Vietri sul Mare, alla Libreria Imagine’s Book di Salerno il 12
giugno, inizio alle ore 18.30.
Alfonso Bottone, direttore
organizzativo ..incostieraamalfitana.it, si intratterrà infatti con
Giuseppe Bianco autore di “L’infinita storia delle piccole cose”
edito da L’Erudita, Francesco Testa con “Indelebile come un
tatuaggio” pubblicato da Graus, Miranda Miranda e “Bellissima
regina. Maria d’Avalos e Fabrizio Carata, un drammatico amore”
edito da Scrittura & Scritture.
In “L’infinita storia delle piccole
cose” di Giuseppe Bianco undici personaggi vagano tra la realtà,
il sogno e il fantastico alla ricerca di un mondo più gratificante e
giusto. Qualcuno potrebbe definirli dei vinti, schiacciati delle
responsabilità e dai doveri a cui sono stati costretti, soppressi.
Ma non lo sono: non si rassegnano e a chi li vuole macchine, cloni,
predestinati espongono il proprio desiderio di riscatto sociale ma
soprattutto umano. Dobbiamo batterci contro nemici invisibili:
l'ipocrisia, l'invidia, la meschinità: è in questa perenne lotta
che si cimentano per cercare di sconfiggere non solo i nemici
concreti, ma anche l'alienazione da cui la società sembra essere
affetta. Undici racconti che hanno in ogni trama uno stesso
protagonista: l'uomo e i suoi sogni, le sue speranze, le sue paure, a
volte crudamente calati nella quotidianità, a volte in una
dimensione onirico-fantastica, ma sempre pregni di una intensa
umanità.
In “Indelebile come un tatuaggio”
di Francesco Testa il protagonista, Uccio, è soltanto un bambino
quando la sua famiglia, spaventata dagli ultimi rivolgimenti
politici, scappa dalla natia istria per trasferirsi a napoli. Da quel
momento in avanti i suoi occhi vivaci capteranno tante ingiustizie e
tante verità nascoste che gli resteranno impresse nel corpo e nella
mente. La curiosità lo spingerà a vivere Napoli come una matrigna,
prima, e come una madre amorevole seppur capricciosa, in seguito. Una
Napoli chiaroscurale, in cui la criminalità è un elemento
spaventosamente reale ma non esclusivo, la cui crudeltà viene
bilanciata dall'infinita generosità degli umili e degli ultimi. A
fargli da mentore in questo nuovo mondo il suo vicino di casa, John
Smith. Sarà lui a trasmettere ad Uccio gran parte delle
caratteristiche che lo renderanno l'uomo che poi diventerà,
raccontandogli il proprio vissuto, spingendolo a vedere oltre
l'apparenza delle cose e a credere in valori autentici. Soltanto
ascoltando il diverso e accettandolo senza giudicarlo, Uccio potrà,
infatti, capire veramente il proprio cuore e accoglierne le
direttive, liberandosi da ogni egoismo e vanità. La sua storia è
dunque la storia di un'anima che, attraverso gioie e dolori, impara
il vero valore dell'amicizia, dell'amore e della compassione,
superando le barriere e i condizionamenti che impediscono sovente
all'uomo di trovare la pace. Il ricordo di tutto ciò che ha visto e
vissuto, e in particolare della perdita di Elvira, però, resterà
per sempre vivido sulla sua pelle, indelebile come un tatuaggio.
Ancora Napoli a fare da scenario per
“Bellissima regina. Maria d’Avalos e Fabrizio Carata, un
drammatico amore” di Miranda Miranda. Palazzo San Severo: quattro
anni sono trascorsi dall'agosto del 1586, quando donna Maria d'Avalos
andava in sposa a Carlo Gesualdo, principe di Venosa e noto
madrigalista italiano. Ma alla giovane e bella Maria poco si addice
questo matrimonio: un sopruso prepotente, un'insopportabile
imposizione, forse anche per via del carattere del marito,
diffidente, geloso, possessivo, dedito alla composizione di musica
malinconica. Durante un ricevimento, complice il ballo, Maria conosce
il cavaliere Fabrizio Carafa dei duchi di Andria, uomo di rara
bellezza e incontrastato valore. Ha inizio così una struggente
storia d'amore, che li renderà dimentichi dei loro obblighi, amanti
felici e sempre più sconsiderati, ma immortali agli occhi del mondo.
E la Napoli del romanzo è quella de primo periodo vicereale, una
città piena di stimoli diversi, orientale e barocca, capitale del
Mediterraneo e metropoli di frontiera alle soglie del levante,
poverissima e lussuosa.
Nel corso della serata, in
collaborazione con il Conservatorio Musicale “Giuseppe Martucci”
di Salerno, l’Associazione UniverCity Salerno, l’Associazione
Nazionale Insegnanti Lingue Straniere di Salerno, con le
sottolineature del flautista Franco Ascolese e del tastierista
Antonio Villani, saranno poi consegnati nuovi riconoscimenti del
Premio Dolce e caffè “DonneinCultura”. All’attrice e regista
teatrale Brunella Caputo, alla ristoratrice Sabrina Prisco, alla
pittrice e ceramista Ida Mainenti, a Diana De Bartolomeis
vicepresidente dello Yachting Club Salerno, i premi di Dolce e caffè,
azienda salernitana leader nel settore della caffetteria, pasticceria
e gastronomia.
Dedicata alla lotta contro razzismo e
xenofobia, la XIII edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del
Libro in Mediterraneo si snoderà lungo le più incantevoli e
suggestive location della Costa d’Amalfi (Praiano, Furore, Conca
dei Marini, Amalfi, Atrani, Minori, Maiori, Tramonti, Cetara), ma
anche tra le città di Salerno, Cava de’ Tirreni, Nocera Superiore
ed Inferiore, fino al 14 Luglio 2019, con il patrocinio della
Commissione Europea, di UNICEF Italia, de I Borghi più Belli
d’Italia, del Touring Club Salerno, dell’UNPLI provinciale
Salerno, del Distretto Turistico Costa d’Amalfi, e gli auspici del
Centro per il libro e la lettura del Ministero per i beni e le
attività culturali.
Maggiori informazioni sul sito
www.incostieraamalfitana.it
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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