La mostra sarà visitabile fino al 14
luglio.
Si tratta di una mostra dedicata al
giornalista siciliano assassinato nel 1979 dopo una giornata
trascorsa al Giornale di Sicilia. Francese fu il primo a scrivere di
una commissione di Cosa Nostra e di una frattura tra i viddani di
Corleone e la mafia tradizionale.
L’unico a intervistare Ninetta
Bagarella, moglie di Totò Riina e sorella del killer che lo
ucciderà, il primo a parlare del caso di Peppino Impastato come di
un omicidio, e a scrivere degli appalti e subappalti in mano a Cosa
Nostra. Ricordarne la figura vuol dire dare nuovo valore al
giornalismo d’inchiesta, in un’epoca in cui la professione è
seriamente messa in crisi.
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