Continua il percorso di conoscenza e fruizione dei luoghi storici della città: Fra i tesori che si sta cercando di restituire alla città favorendone la fruizione, vi è la più antica chiesa del territorio, quella di San Giorgio Vecchio, oggi Chiesa Madre del Cimitero che risale al 1300.
Venerdì 28 giugno, alle ore 19.30, si svolgerà nella Chiesa Madre un concerto dal titolo "MISERE RE", a cura dei Pueri Cantores dell'associazione Malibran, diretti da Raffaella Ambrosino. Un concerto che ripercorrerà pagine di musica memorabili, di grandi autori come Lotti, Da Vittoria, Desprez, e che si concluderà con l’ultimo dei 12 miserere, risalente al 1514 composto e cantato nella Cappella Sistina: il Miserere di Gregorio Allegri basato sul salmo 50 della Bibbia, una composizione a 9 voci per 2 cori, riconosciuto come uno dei migliori esempi di polifonia rinascimentale. Altri eventi sono previsti a partire da settembre nell'ottica della continuità.
Il concerto di domani offre l'opportunità ai cittadini di San Giorgio ma anche agli appassionati e agli amanti della musica e dell'arte, di visitare la Chiesa Madre all'interno del cimitero. Un tesoro dall'alto valore artistico proprio per la valenza storica che lo contraddistingue e per il legame con il territorio. La chiesa infatti ha subito diverse ristrutturazioni, ma dal post terremoto nel 1980 era raramente accessibile al pubblico.
Proprio per l'alto valore artistico, La Chiesa di San Giorgio Vecchio è stata inserita tra le opere oggetto di restyling nell'ambito degli interventi finanziati dalla Città Metropolitana. E subito dopo verranno ricollocati all'interno quadri ed oggetti che furono trasferiti negli uffici comunali per motivi di sicurezza, proprio a seguito dei danni del sisma. E per rendere sempre più partecipe la cittadinanza, nella conoscenza del patrimonio culturale sangiorgese, il sito è stato già oggetto di eventi aperti al pubblico lo scorso 12 aprile, con la presentazione del libro sulla toponomastica :“da Cambranius a Giorgio a Cremano", a cura del Prof. Giuseppe Improta.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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