Ricorrenza: 1
giugno
Nacque a Sichem, in Samaria, nel II
secolo dopo Cristo, era probabilmente di origine romana. Giovane
quieto, aveva cercato attraverso lo studio della filosofia la verità
e con essa la felicità, senza peraltro raggiungerla. Si ritirò
allora nel deserto, dove incontrò un vecchio saggio al quale confidò
i suoi tormenti. "Leggi i profeti, leggi il Vangelo - gli
suggerì il vecchio - e troverai quello che cerchi".
Giustino li lesse e la grazia di Dio
gli illuminò la mente e gli riscaldò il cuore. Egli non rinnegò
per questo la filosofia, anzi trasse da essa motivi per dimostrare la
ragionevolezza de cristianesimo: lo fece scrivendo una celebre
Apologia e sostenendo accesi dibattiti con i più filosofi del tempo.
L'eco della sua attività giunse
all'orecchio del prefetto di Roma, impegnato in una dura persecuzione
contro i cristiani. Così Giustiniano venne processato.
"Ho studiato tutte le scienze, ma
solo nella dottrina dei cristiani religiosamente seguiti ho trovato
la verità" rispose al prefetto che lo interrogava.
Venne dunque condannato a morte: fu
decapitato, dopo aver subito il tormento della flagellazione.
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