VESCOVO
Vescovo: 18 GIUGNO
Vescovo: 18 GIUGNO
Nacque a Venezia nel 1625 da un'antica
e nobile famiglia istriana immigrata nella laguna. Educato alla
scienza e alle virtù da un papà religiosissimo, a ventitré anni
seguì il cugino Pietro Duodo a Miinster, come segretario di Alvise
Contarini, che era ambasciatore della Serenissima Repubblica al
congresso di pace di Westfalia.
In Germania, dove rimase cinque anni,
strinse amicizia con il nunzio papale Fabio Chigi che lo introdusse
nell'ascetica di Francesco di Sales e l'avviò nello studio del
latino e delle scienze religiose. Fu ancora il Chigi a consigliare il
giovane Barbarigo, una volta tornato a Venezia, a laurearsi in
diritto canonico. Successivamente si iscrisse all'università di
Padova, dalla quale uscì dottore il 25 settembre 1655.
Nel frattempo aveva maturato la
vocazione al sacerdozio e due mesi dopo l'ordinazione, si stabilì a
Roma. Nella capitale dimorò in una casa accogliente, stracolma di
libri, che intendeva trasformare in una «locanda di letterati».
Intanto arrivò la peste e lui, giovane prete, venne incaricato di
organizzare i soccorsi nel rione popolare di Trastevere.
Cessata la peste, il Barbarigo venne
nominato vescovo di Bergamo, dunque, raggiunse la città lombarda
portando con sé lo stretto necessario e, dei suoi tanti libri, portò
solo la biografia di san Carlo Borromeo.
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