Nacque a Vercelli nel XI secolo, ancora
fanciullo amava la solitudine e cominciò ad esercitarsi in ogni
pratica di pietà. A 14 anni iniziò un pellegrinaggio a piedi,
vestito di una sola tunica e cinto di cilicio, si recò a Campostela
nella Spagna, al celebre santuario di S. Giacomo. Assecondando la sua
tendenza alla vita religiosa ed eremitica, tentò poi un'altra
impresa: salì sul Monte Solicchio, ove passò due anni in continua
preghiera, digiunando e dormendo sulla nuda terra.
Avendo ridata la vista ad un cieco, si
sparse la fama della sua santità e gran numero di persone andava a
trovarlo. Disturbato così nella sua solitudine, pensò di fare un
pellegrinaggio a Gerusalemme, ma Dio che aveva su di lui altri
disegni, gli apparve durante il viaggio e gli manifestò quanto
voleva da lui: fermatosi nel regno di Napoli, si nascose in una selva
e ricominciò di nuovo la sua vita eremitica. Alcuni boscaioli
recandosi a far legna nelle vicinanze della sua grotta, lo trovarono
ed al ritorno, avendo raccontate meraviglie di lui, moltissimi
accorsero per vederlo e per udirlo.
Importunato da quelle visite, si recò
in un luogo aspro e quasi inaccessibile, chiamato Monte Vergine.
Anche qui in molti lo andarono a visitare tra cui numerosi giovani,
desiderosi di fare vita santa con lui. Spinto dalla necessità,
dovette pensare a dar ricovero a tanti. Aiutato da coloro che
volevano seguirlo, innalzò il monastero di Monte Vergine.
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