VESCOVO E
MARTIRE
Ricorrenza: 28 GIUGNO
Nato l'anno 121 nelle vicinanze di.
Smirne, ebbe per primo precettore l'illustre vescovo di quella città
S. Policarpo dal quale apprese lo spirito apostolico e quella scienza
che lo rese uno dei più belli ornamenti della Chiesa, in quei tempi
di lotta e di sangue. Ancora giovane diede un primo assalto alle
dottrine degli Gnostici e Valentiniani che avevano corrotto la
dottrina di Cristo.
Successivamente il suo desiderio di
approfondire negli studi lo spinse a Roma, dove insegnavano i più
celebri maestri del suo tempo, e fu tale il progresso che fece in
queste scuole, che al fine dei corsi poteva ormai gareggiare con i
suoi precettori.
Recatosi nelle Gallie fissò la sua
dimora a Lione dove era vescovo S. Potino. Questi, conosciuti i
talenti e le virtù lo propose agli ordini sacri e al sacerdozio.
Predicò con la parola, con l'esempio e con la potenza dei miracoli.
Sorta in quel tempo la questione circa
la celebrazione della Pasqua, il Papa Vittore minacciò la scomunica
ai vescovi dell'Asia che su questo punto dissentivano dai loro
fratelli nell'episcopato. S. Ireneo intervenne con la sua autorità e
portò la pace. Dopo tutto questo sigillò, sotto Settimio Severo,
col sangue, quella fede che aveva predicato e per la quale aveva
tanto sofferto.
Benedetto XV ne estese la festa a tutta
la Chiesa, cingendolo dell'aureola di dottore.
Il nome di S. Ireneo è legato alla
schiera numerosa di quegli eroi che col martirio illustrarono la
Chiesa di Lione.
Nessun commento:
Posta un commento