La sua recente produzione sarà
esposta, dal 27 luglio al 3 agosto 2019, presso Il Forte Arte di
Forte dei Marmi (LU), storica galleria della Versilia che coniuga
tradizione e modernità, pezzi antichi e opere d’arte moderna e
contemporanea. Curata da Francesco Mutti, la personale sarà
inaugurata sabato 27 luglio alle ore 18.30.
Il titolo della mostra - "Repetita
iuvant" - allude alla necessità di "leggere"
accuratamente l’opera d’arte per evitare fraintendimenti e
superficialità. I lavori di Carlo Sciff presuppongono, infatti,
diversi livelli di interpretazione: una prima lettura epidermica e
votata alla semplicità; una seconda lettura legata alla comparazione
letteraria/culturale tra impianto visivo e titolo; una terza lettura
basata proprio sull’inossidabile motto latino, in grado di chiarire
con sferzante verità quale sia il reale punto di vista dell’autore.
«Assimilabile alla corrente Neo Pop
nella sua frangia più minimale e culturalmente rilevante - scrive il
curatore - il lavoro di Carlo Sciff propone una buona dose di
(auto)critica costruttiva e consapevole, leggera e raffinata, con la
quale interpretare, comprendere e assimilare la visione di un Paese,
il nostro, per molti versi ora sul gradino più alto del podio, ora
sull’orlo del precipizio».
Il percorso espositivo comprende una
decina di opere ad acrilico e smalto su compensato multistrato, tutte
realizzate dal 2015 al 2018. L’esposizione presenta, inoltre, due
lavori inediti - "Moda mare prossima estate / Mutatis mutandis"
e "Sceicco, buongiorno! / O sancta simplicitas" - entrambi
completati nei primi mesi del 2019.
La personale sarà visitabile fino al 3
agosto 2019, tutti i giorni con orario 10.30-13.00 e 18.00-24.00. Le
opere rimarranno in permanenza presso Il Forte Arte di Patrizia
Grigolini fino al 15 settembre 2019. Ingresso libero. Per
informazioni: T. +39 340 5936033, info@ilfortearte.it,
www.ilfortearte.it. Per approfondimenti: www.sciff.it.
Carlo Sciff nasce a Bonassola (SP) nel
1946. Legato da sempre al campo del design, sia d’autore che
industriale, trova nella corrente della Pop Art degli anni Sessanta
la propria matrice intellettuale ed esecutiva, riconoscibile nel
recupero di una propensione all’enfasi pubblicitaria e alla
mercificazione del prodotto attraverso modelli compositivi dalla
linea pura ed essenziale, studiata sugli stereotipi popolari. Il
serrato contatto con il genio di Vico Magistretti lo predispone
all’analisi della forma oltre che del contenuto: da un lato la
progettazione industriale porta in dote linearità e armonia
cromatica; dall’altro la direttiva letteraria, improntata su
un’ironia colta e mai banalizzata, consente il dissacrante e
divertito confronto con gli elementi basilari della Pop
Internazionale mediante l’ostentazione funzionale della personale
cultura classica che diviene parte fondamentale dell’opera. Il
rapporto tra forme dalla immediata leggibilità, titoli ironici e
citazioni latine dal reale risvolto etico, sebbene mai moraleggianti,
inducono l’osservatore a riflettere con leggerezza sulle abitudini
vuote, sulle ossessioni e sulle manie di una borghesia convenzionale
e povera di autocritica. Tra le esposizioni si ricordano: "Carlo
Sciff" (Galleria Centro Steccata, Parma, 2014), "IPOP
Ultimate, La Vita oltre il Barattolo" (Fuori Biennale "IX
Biennale di Soncino. A Marco", Soresina, Cremona, 2017), "Semel
in Anno Licet Insanire" (Fortezza Nuova, Livorno, 2018). Vive e
lavora a La Spezia.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
Nessun commento:
Posta un commento