La mostra è promossa dall’Associazione Culturale Sentieri
dell’Arte con il patrocinio di Comune di Berceto, Borghi Autentici
e Regione Emilia Romagna. Curata da Giuseppe Garrera e Sebastiano
Triulzi con opere provenienti dalla collezione privata di Giuseppe
Garrera, l’esposizione sarà inaugurata sabato 27 luglio alle ore
17.30. Saranno presenti i curatori.
La mostra indaga il rapporto tra Pier
Paolo Pasolini e le donne, cioè cosa significa vivere e celebrare la
diversità, e quella condizione di inadeguatezza nei confronti dei
poteri e dei soprusi. Le donne hanno insegnato a Pasolini un modello
di comportamento poetico e civile, l’importanza di non accettare
compromessi, di restare fedeli a se stessi.
Oltre 90 fotografie originali, prime
edizioni, manoscritti e documenti ripercorrono la speciale genealogia
di donne di Pasolini (la madre Susanna, Giovanna Bemporad, Silvana
Mauri, Elsa Morante, Laura Betti, Anna Magnani, Silvana Mangano,
Maria Callas, Amelia Rosselli, Anna Maria Ortese, Elsa De’ Giorgi,
Oriana Fallaci, ecc.): amori e amicizie che hanno costituito esempi
di resistenza al mondo corrente, insegnando una poesia coraggiosa,
fieramente diversa e sempre in rivolta. Il femminile, dunque, come
genealogia d'intelletto, e una schiera di donne non addomesticate
dalla società borghese e patriarcale.
Un’esposizione intima, iconica, che
attraverso scatti originali e rari permette di "vederli"
questi legami, di spiare il rapporto e l’intimità di Pasolini con
ognuna di queste donne, e di costituire per lo spettatore una
processione di idee, di divinità, di modelli o di incarnazioni
scomode del femminile. Pur nella concentrazione ed essenzialità, una
particolare attenzione viene dedicata ad alcuni legami profondi con
figure femminili eccezionali, ancora da scoprire e indagare, prima
fra tutte Giovanna Bemporad, Laura Betti, Lorenza Mazzetti e Silvana
Mauri.
Il Museo dei Madonnari di Grazie di
Curtatone (MN), in occasione della 47esima edizione dell'Incontro
Nazionale dei Madonnari, dal 3 agosto al 15 settembre 2019 ospiterà
la mostra personale dell'artista reggiano Oscar Piovosi, intitolata
"Oscar Piovosi - Omaggio ai Madonnari".
L'esposizione, promossa dal Museo dei
Madonnari, dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Curtatone,
dalla Proloco e dal C.I.M. (Centro Italiano Madonnari), è curata da
Paola Artoni, direttrice del Museo dei Madonnari, e da Fausto
Salomoni, responsabile degli allestimenti.
La sala del museo dedicata alle mostre
temporanee accoglierà una quindicina di dipinti ad acrilico su tela
di medie e medio-grandi dimensioni, appartenenti alla serie "Ground",
che ritrae i Madonnari al lavoro sul sagrato del Santuario della
Beata Vergine Maria delle Grazie.
«Una pittura - scrive Paola Artoni -
dai toni accesi, brillanti e "solari", che consentirà a
molti artisti presenti di riconoscersi in alcuni dettagli, come i
cappelli colorati, la postura e la gestualità».
Piovosi, la cui prima formazione è
avvenuta in uno studio fotografico, dal 1960 al 1975 ha lavorato
creta e gessi in un laboratorio di ceramica artistica. Autodidatta,
ha iniziato a dipingere nel 1974 trovando la sua espressione ideale
nella figura umana. Dopo una pausa di alcuni anni, ha ripreso la sua
attività pittorica nel 2007 e nel 2009 ha esordito con la sua prima
personale nella Torre dell'Orologio di San Polo d'Enza (RE). Da
allora ha esposto in numerose personali e collettive. Vive e lavora a
Reggio Emilia.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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