Aggiornamento al 4 luglio 2019
L’iniziativa ‘Via Mare’ nasce in
seno all’Herculaneum Conservation Project a partire dal 2006, su
spinta del Dr. David W. Packard per favorire il miglioramento
dell’interfaccia sia materiale sia immateriale dei confini tra sito
e città moderna. Nel 2007, grazie alla firma di un protocollo di
intesa, l’allora Soprintendenza archeologica, oggi il Parco
Archeologico di Ercolano, avvia una collaborazione con gli enti
locali (Comune e Regione) per il miglioramento dei confini
realizzando una passerella pedonale a Nord degli scavi e il Parco
Maiuri per un valore complessivo di oltre € 2.5 ML. Il progetto
condiviso ha previsto opere di demolizione e di messa in sicurezza
che hanno interessato un’area di circa 5.000 mq a nord ovest del
sito, nel quartiere densamente edificato di Via Mare esteso sopra al
foro dell’antica Herculaneum. Il quartiere è, infatti, uno dei più
danneggiati dall’impatto dei grandi scavi 1927-1958, che lo ha
isolato fisicamente e socialmente dal resto del centro storico.
Sempre in quegli anni prendono avvio
altre iniziative che cercano di creare una sponda tra comunità
locale e istituzioni, grazie alla collaborazione con realtà no
profit come il Centro Herculaneum e Radio Siani.
Sull’onda di questi primi
cambiamenti, nel 2009 nasce il progetto di riqualificazione Via Mare
– Via dei Cortili, a cui vengono destinati € 2.6 ML da parte del
Comune di Ercolano. Nel 2012, il Packard Humanities Institute si
dichiara disponibile a supportare l’operazione, attraverso il suo
braccio italiano l’Istituto Packard per i Beni Culturali e altri
partner, con la redazione del progetto e con il contributo
all’acquisizione dei 3 edifici ancora insistenti sui suoli
liberati; il tutto con un impegno economico fino a € 3 ML.
Il giorno 23 gennaio 2014 viene siglato
un Accordo tra l’allora Ministero per i Beni e le Attività
Culturali e del Turismo, l’allora Ministro per la Coesione
Territoriale, l’allora Soprintendenza archeologica, l’allora
Soprintendenza Beni Architettonici e Paesaggistici, il Comune di
Ercolano e l’Istituto Packard, per la “tutela e valorizzazione
del sito archeologico di Ercolano e per la riqualificazione delle
aree comprese tra Via Cortili e Via Mare”.
Si decide di elaborare due progetti,
uno per la demolizione e messa in sicurezza dell’area, a cura e
spese dell’Istituto Packard (progetto ‘Ampliamento del Parco
Archeologico di Ercolano a nord ovest degli Scavi’) e il rinnovato
progetto ‘Riqualificazione...’ che il Comune di Ercolano nel
2016, sotto una nuova giunta, rifinanzia con fondi propri.
L’appalto ‘Ampliamento…’
dell’Istituto Packard è stato completato tra gennaio 2015 e marzo
2018. Il cantiere ha avuto anche la funzione, non secondaria, di
rassicurare i residenti sulla continuità dei lavori e di presidio di
legalità. Nel primo semestre dell’anno 2019, si avvia finalmente
l’appalto ‘Riqualificazione’.
Il progetto di riqualificazione
finalmente all’avvio:
Con la consegna dei lavori di
‘Riqualificazione’ nel luglio 2019 inizia finalmente l’ultimo
tassello di questo complesso mosaico che porterà l’atteso
cambiamento urbanistico, culturale e sociale nel rapporto tra città
antica e città moderna.
Fig. 1a & 1b: Via Mare oggi nel
tratto basso sovrastante alla casa di Aristide nel sito archeologico;
un fotomontaggio della vista sulla città antica al termine dei
lavori.
Infatti, le misure previste lungo la
via Mare, con l’abbattimento del muro di confine, e l’apertura di
uno spazio pubblico verde, gestito in parte dal Parco Archeologico di
Ercolano e in parte dal Comune nel cuore del centro storico,
affacciato sul sito archeologico e in corrispondenza del Teatro
antico sotterraneo, cambieranno potenzialmente tutte le dinamiche dei
flussi turistici e promuoveranno nel tempo nuove iniziative culturali
e sociali, togliendo Via Mare dall’isolamento e anzi dando al
quartiere una posizione di rilievo nel centro storico. Inoltre, il
contributo delle associazioni, che hanno affiancato il progetto fin
dalla sua redazione, ha favorito il miglioramento del dialogo con la
comunità locale e ha offerto ulteriori spunti di sviluppo culturale
e sociale per l’intero territorio ercolanense. Il progetto Via Mare
è visto come pilota a scala territoriale, innescando delle azioni
virtuose anche sui restanti confini sito-città. Grande attenzione e
interesse è stato manifestato da numerosi organismi internazionali,
tra cui l’Unesco, che da tempo promuove la creazione di una zona
filtro per tutti i siti vesuviani.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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