Nacque nel 972 da Enrico re di Baviera
e da Gisela, figlia di Corrado re di Borgogna. Ebbe ottima indole,
nobili sentimenti e rara virtù: qualità che fecero di lui un
imperatore santo.
Incoronato da Benedetto VIII il 22
febbraio del 1014, comprese quanto gli fosse necessaria la umiltà
per non prevaricare e la cercò e l'esercitò in tutti i suoi atti.
Era solito dire che Iddio voleva due cose da lui: la santificazione
propria ed il benessere dei sudditi.
Enrico per difendere la giustizia ebbe
a sostenere anche molte guerre, con le quali rese il suo nome sempre
più temuto e rispettato. Tuttavia egli, prima di attaccar battaglia,
pregava e faceva pregare i soldati. In questo modo poté scacciare
dall'Italia i Greci che, alleati dei Turchi, minacciavano la stessa
Roma.
Eresse a sue spese molte cattedrali,
fra cui quella di Bamberga, dedicata ai Ss. Pietro e Paolo, che fu
consacrata dallo stesso Pontefice di Roma; restaurò molte chiese
danneggiate dagli eretici, eresse sedi vescovili, fondò orfanotrofi.
Spirò in Grône il 13 luglio del 1024
ed il suo corpo venne sepolto nella chiesa di Bamberga ed egli fu
canonizzato da Eiigenio III nel 1145.
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