Due le sezioni in cui si articolerà il
percorso: in primis ed in rapporto con la recente apertura della
collezione del MANN, vi sarà un focus su “Magna Grecia:
anticipazioni e sviluppo di un’idea”.
Se il concetto di
cultura magnogreca nacque nel XVI secolo, sono le preziose
pubblicazioni in mostra a documentare non soltanto la fortuna
editoriale di alcuni classici, come Strabone, ma anche la curiositas
prospera che, sino al Grand Tour, animò intellettuali ed artisti
alla scoperta del patrimonio culturale dell’Italia Meridionale.
Le
opere presentate, che abbracciano trecento anni (dal Cinquecento
all’Ottocento), sono state scelte per rarità, pregevolezza
dell’edizione e dell’apparato iconografico: spiccano le
acqueforti e le tavole realizzate da grandi disegnatori ed incisori
(Filippo Falciatore, Fedele Fischetti, Jean-Honoré Fragonard,
Joseph-Frédéric Debacq e Giacinto Gigante).
Punta di diamante di questa sezione espositiva è Rariora Magnae Greciae Numismata di Prospero Parisio (1a edizione: 1592), opera in cui figura una delle prime rappresentazioni cartografiche della Magna Grecia: il volume appartiene alla Biblioteca del Medagliere, riordinata da Giuseppe Fiorelli durante il suo primo incarico al Museo nel 1844.
Punta di diamante di questa sezione espositiva è Rariora Magnae Greciae Numismata di Prospero Parisio (1a edizione: 1592), opera in cui figura una delle prime rappresentazioni cartografiche della Magna Grecia: il volume appartiene alla Biblioteca del Medagliere, riordinata da Giuseppe Fiorelli durante il suo primo incarico al Museo nel 1844.
Mediterraneo come luogo di meltin pot
cultuale, tra ieri ed oggi: il secondo segmento della mostra sarà
intitolato “Un atlante geografico-poetico” e ripercorrerà,
grazie ai libri d’artista editi da “Il Filo di Partenope”,
alcune interessanti letture del Mare nostrum.
In esposizione, il volume Cum grano salis con testi di Luigi Trucillo e tavole di Vincenzo Rusciano; il reportage fotografico Molti, realizzato da Antonio Biasiucci nell’isola di Chios, dove sono stati immortalati i visi, le mani ed i piedi dei migranti; i piccoli libri della Collezione di sabbia, in cui le copertine sono impastate con i granelli provenienti dai paesi di cui si narra; infine, lo sguardo sul mare negato di Napoli, scorrendo le pagine del racconto Lido Mappatella di Enza Silvestrini con un'opera di Enrico Pulsoni.
Giovedì 1° agosto, alle 18, il personale della Biblioteca del MANN, insieme agli artisti ed agli editori de “Il Filo di Partenope”, guiderà il pubblico alla scoperta dell’esposizione “Mediterraneo”.
“Mediterraneo” rappresenta un
tassello del percorso espositivo che il Museo dedicherà ai libri
d’artista: culmine di questo viaggio, la programmazione, a partire
dal 18 settembre, di una mostra per celebrare il trentennale di
attività delle Edizioni Colophon.
Saranno presentati al pubblico circa trenta volumi, fra cui un’anteprima assoluta con un’opera arricchita dai testi di Michelangelo, dalle incisioni e da una scultura di Roberto Barni.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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