Principessa, vergine e martire
Ricorrenza: 11 agosto
Secondo una leggenda l'imperatore
Diocleziano voleva sposare la giovane Filomena ma lei si rifiutò e
così lui la sottopose ad atroci torture: venne flagellata, ma un
angelo le guarì le ferite. Cercarono di annegarla, ma l'ancora si
ruppe e Filomena si salvò. Tentarono di colpirla con le frecce ma
furono miracolosamente deviate, alla fine fu decapitata.
Come in tutte le leggende si nasconde
una verità ed infatti nel 1802 si scoprirono delle ossa di
un'adolescente tra i tredici e i quindici anni nel cimitero di
Priscilla e su tre tegole di terracotta scoperte vicino alla tomba fu
trovata l'incisione che recitava "Pax tecum Filomena", la
raffigurazione di due ancore, tre frecce e un ramo di palma.
La scoperta fu accolta come una valida prova dell'esistenza di una martire e vergine di nome Filomena.
Il sacerdote Francesco de Lucia portò
le reliquie a Mugnano nella chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie
e furono molti miracoli attribuiti al reliquiario di santa Filomena e
così fu canonizzata.
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