SUI MURI E NELLE STRADE
Impallidiscono i graffiti sui muri,
il rosso , colore dominante sbiadito,
nascosto di sagome affannate al lavoro.
Molti il pane lo comprano al forno
altri lo cercano nella spazzatura,
sotto le maceria di chi con fatica
lavora,
crucciati ne loro dolore.
In stanze di un lacerante bianco,
sempre più taciturni,
dimenticati nei marciapiedi.
I ricchi compatti ammorbano l’aria,
dilaga l’indifferenza,
come un fiume che dilania
la società nel dolore.
Bocche cucite da lacrime,
masse indifese allo sbando,
non ci sono orecchie che intendono.
Nelle autostrade, s’allunga
la povertà, la protesta,
che è diventata ruggine
di corpi sempre più stanchi e
sconfitti.
Da sempre li ho uditi piangere
sulle mie desolate spalle.
Pasquale Esposito
diritti riservati
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