Curata da Chiara Serri, l'esposizione è
realizzata in collaborazione con le gallerie Bonioni Arte di Reggio
Emilia e Cardelli & Fontana Arte Contemporanea di Sarzana (SP),
che hanno messo a disposizione le opere di Mirko Baricchi, grazie
anche al lavoro sulla creatività emergente posto in essere
dall'associazione Villa Sistemi Reggiana, che ha premiato Giulia
Lazzaron nell'ambito del concorso "OfficinARS".
«Nelle opere di Mirko Baricchi e
Giulia Lazzaron - scrive la curatrice - non c'è indugio nella
descrizione, semmai allusione ai colori e alle forme del paesaggio
classico, dissolti in liriche distese d'acqua, di terra e di luce,
interrotte da inattesi appigli visivi (Baricchi) o da epifanie di
animali appartenenti ad un bestiario costruito nel tempo (Lazzaron).
Non c'è mimesi. Non c'è riproduzione. Semplicemente un ricordo -
memoria d'infanzia, notizia di cronaca, sentire condiviso - che
diventa opera. Nessun intento narrativo, semmai fare, azione, che
apre a strade "altre", ad un mondo liquido, la cui poesia
nasce dalla fusione tra interno ed esterno, immaginario dell'artista
e suggestioni naturali».
Le opere di Mirko Baricchi presenti in
mostra, fatta eccezione per due grandi carte esposte in precedenza al
CAMeC La Spezia, fanno parte della serie "Selva", la cui
trama pittorica nasce da un duplice gestualità: da un lato
l'applicazione del colore acrilico sulla tela attraverso pennellate
veloci, dall'altra la parziale rimozione della materia pittorica,
procedura che, contrariamente a quanto si potrebbe immaginare,
contribuisce anch'essa alla costruzione dell'opera.
La fotografia di Giulia Lazzaron,
volutamente aniconica, costituisce la base per incisioni dirette a
punta secca o indirette all'acquaforte. La scelta dell'inquadratura e
gli interventi in camera oscura le consentono di ottenere un fondo
soffuso, quasi un acquario all'interno del quale si muovono animali
spesso in via d'estinzione. A partire da fatti di cronaca, l'artista
conduce una riflessione sull'impatto dell'uomo sul mondo animale e
sulle strategie messe in atto dalla natura stessa per sopravvivere.
La mostra sarà inaugurata sabato 19
ottobre alle ore 17.00, alla presenza degli artisti.
La Galleria 8,75 Artecontemporanea è
aperta al pubblico di martedì, mercoledì, venerdì e sabato con
orario 17.30-19.30 oppure su appuntamento; venerdì 1 novembre
chiuso. Ingresso libero.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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