Presenze silenziose, figure mimetizzate
nelle sale, profili contemporanei che riproducono i volti antichi di
dipinti e sculture: i visitatori sono i veri protagonisti della
mostra “Effetto Museo. Intrusioni istantanee nei Luoghi dell’Arte”,
che Massimo Pacifico presenterà al MANN dal 31 ottobre 2019
(vernissage: ore 16) al 6 gennaio 2020.
Circa cinquanta fotografie, realizzate
nei più importanti istituti culturali del mondo, rappresenteranno un
vero e proprio atto d’amore per il pubblico dei Musei: un Grand
Tour postmoderno, grazie al quale si potrà comprendere quanto l’arte
somigli alla vita reale.
Tante le mete del viaggio creativo di
Massimo Pacifico: per citarne solo alcune, Metropolitan Museum di New
York, British Museum, Tate Britain e Victoria&Albert Museum di
Londra, Villa Stuck di Monaco e Germanisches Nationalmuseum di
Norimberga, Uffizi, Bargello e Gallerie dell’Accademia di Firenze,
Pinacoteca di Brera e Museo del Novecento di Milano; non mancheranno,
naturalmente, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ed il Museo e
Real Bosco di Capodimonte.
“Non di rado varco soglie maestose, e
fotografo, e molto. Con diaframmi aperti e tempi di scatto, per
quanto consentito dalla tecnologia, brevi. Ho la pretesa di congelare
attimi irripetibili e di produrre immagini semplici, usando un
lessico elementare. Tento, alla maniera di Henry Cartier-Bresson, di
allineare l’obiettivo all’occhio e al cuore… e anche a quella
parte del cervello dove alligna l’ironia”, commenta Massimo
Pacifico, che, negli scorsi mesi, ha presentato la sua mostra al
Museo “Marino Marini” di Firenze.
Così, nelle sale 94 e 95
dell’Archeologico, i visitatori si “specchieranno” nelle
immagini di Pacifico: sarà facile sorridere per l’allegria di una
mamma che improvvisa passi di danza con il suo figlioletto al
Victoria&Albert Museum, riconoscersi nella concentrazione di due
ragazze allo Stedelijk Museum di Amsterdam mentre, al loro fianco, un
bimbo improvvisa una fuga, mescolarsi nell’austera sospensione di
un’anziana londinese proiettata nel soggetto cavalleresco di una
tela.
Musei luoghi di vita, dunque, dove una
coppia scambia sguardi d’intesa tra i capolavori e le maglia rosse
dei giovani interrompono il bianco dei busti fermi su una parte;
musei spazi metaforici dell’imprevisto, in cui vita reale e vita
dell’arte si intrecciano in un gioco di simmetrie e distonie
inquadrate dalle foto.
“Il pubblico è al centro del
dibattito sulla gestione museale: comprensione delle tendenze,
individuazione e profilazione degli utenti, strategie per migliorare
le perfomance degli istituti culturali in termini di valorizzazione
del patrimonio. Dietro questi termini, seppur tanto importanti per il
management dei musei, chi riusciamo a scorgere? Sono gli uomini, le
donne, i ragazzi ed i bambini, catturati dall'obiettivo di Massimo
Pacifico: storie personali che incontrano la storia universale
espressa dall'arte, per svelare simmetrie e contrasti tra le nostre
vite e quelle dei popoli del passato”, afferma il Direttore del
MANN, Paolo Giulierini.
Breve biografia di Massimo Pacifico
Nasce a Sulmona (AQ), nel 1951. Dopo
gli studi classici nella città natale e la laurea in Scienze
Politiche all’Università di Firenze, diventa fotografo
professionista nel 1977.
Inizia allora una collaborazione, con
testi e fotografie, mai interrotta, con dozzine di riviste illustrate
(di attualità, di viaggi e di stili di vita, italiane, tedesche,
americane e giapponesi), realizzando centinaia di reportage dai
cinque continenti.
Dal 1991 è giornalista professionista.
E’ stato Presidente per 10 anni
dell'Airf (Associazione Italiana Reporter Fotografi) della Toscana;
v. Presidente per 2 anni del Gist (Gruppo Italiano Stampa Turistica),
presidente per 9 anni della Neos Giornalisti di Viaggio Associati.
Autore di molti libri (per Electa,
Alinari, Fos, Najs et alia) e protagonista in mostre fotografiche
internazionali (Algeri, Boston MA, Firenze, Milano, Venezia,
Williamsburg VA…).
Le tre ultime sono, in ordine di tempo
"FLO•KYO Firenze e Kyoto città gemelle", al Museo di
Antropologia di Firenze (2015); "MUSEUMSCOPES", al
Muscarelle Museum of Art di Williamsburg VA, Usa (2016); “EFFETTO
MUSEO Intrusioni istantanee nei luoghi dell’Arte”, al Museo
Marino Marini di Firenze (2019).
Nel 2005 fonda, a Milano, la rivista
mensile VERVE, che dirige fino al 2010, e quindi, nel 2011, la
rivista, sempre mensile, BOGART. Dal 2014 cura la pubblicazione
online della visual web review BARNUM.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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