Ultimo appuntamento prima di Natale per
“Libri d’a…Mare”. Giovedì 14 novembre allo Yachting Club di
Salerno l’evento promosso dalla XIV edizione di
..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo, in
collaborazione con lo stesso Yachting Club “Angelo Maria Belmonte”
e l’ANILS di Salerno, ospita alle ore 19.15 “La pittrice di
Tindaria” di Vito Pinto edito da Graus, “La verità sepolta” di
Giuseppina Esposito pubblicato da Oedipus, “La vigna” di Gennaro
Maria Guaccio edito da Lupi.
Passione, cultura e tradizione sono i
caratteri distintivi di “La pittrice di Tindaria” di Vito Pinto,
storia pervasa da una semplicità che si mette in mostra con fierezza
contrapponendosi alla complessità quotidiana che si espande giorno
dopo giorno. Attraverso la raffinatezza delle parole dell'autore, il
lettore si ritrova quindi immerso in una dimensione pura, ma
contornata da una cultura sofisticata, tipica di una curiosità
meridionale che viene resa protagonista del romanzo. Viene infatti
presentata una meridionalità propria dei personaggi e degli
avvenimenti, che vedono come protagonisti una pittrice e un
giornalista intrecciati nella loro quotidianità e complicità di
sguardi e di sorrisi.
In “La verità sepolta” di Pina
Esposito il personaggio principale, precisamente una donna, racconta
in prima persona la sua vita, tra vicissitudini e tragedia personale.
Specialmente l’ultima è il perno da dove, poi, la trama si dipana
per tutto il romanzo. Scritto in prima persona, l’autrice affronta
il dramma del femminicidio con una modalità del tutto insolita, che
non sta proprio nell’averlo scritto con l’io narrante. Ma la
donna che narra la storia si trova in una specie di limbo. Sospesa
tra la vita e la morte. In realtà instilla persino il dubbio che a
raccontare non sia la medesima in carne ed ossa, ma l’anima della
vittima, appunto, di un atroce delitto.
Tra un settembre e il successivo
gennaio in “La vigna” di Gennaro Maria Guaccio, Michele Marino,
avvocato penalista single, poco più che cinquantenne, si concede un
semestre sabbatico nel Convento dei Liguorini a Lettere, nei Monti
Lattari. Era stato in questo paese in vacanza da ragazzo.
Passeggiando per la vigna del convento, si confessa e dialoga con
padre Francesco Buonocore, giardiniere e uomo saggio, e qui fa un
incontro inatteso con Rita Taddeo. Costei, diversi anni prima, era
stata difesa da Eugenio, padre di Michele, per il delitto del suo
promesso sposo. In Michele riaffiorano antichi ricordi e in
particolare il giovanile innamoramento per Lucia, una ragazzina a lui
coetanea e sorella di Rita, di poco più grande. Michele proverà per
Rita, nel giro di pochi mesi, compassione, simpatia, tenerezza e in
fine forse amore. Il romanzo, attraverso un'analisi dei ricordi e dei
coinvolgimenti sociali del protagonista, dall'appartenenza alla
massoneria, ai problemi di camorra, e di quelli personali, dalla
fede, ai rapporti famigliari, si conclude con l'attesa che Michele,
che ha trovato un suo equilibrio interiore, sposi la donna che ama.
Gli autori sono affidati alle
interviste di Alfonso Bottone, direttore organizzativo di
..incostieraamalfitana.it, con gli interventi di Diana De
Bartolomeis, presidente dello Yachting Club Salerno e di Patrizia De
Bartolomeis, presidente dell’Associazione Nazionale Insegnanti
Lingue Straniere di Salerno. Al termine degustazione di sottoli e
marmellate a metri 0 dell’Azienda Agricola
“Cuonc Cuonc” di
Minori.
Gli ultimi due appuntamenti di “Libri
d’a…Mare” il 24 gennaio ed il 28 febbraio 2020.
Per ulteriori informazioni
www.incostieraamalfitana.it.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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