Sabato 23 novembre 2019, ore 18
Libre Verona, Interrato dell’Acqua
Morta, 38.
Presentazione del libro
Morfeologie
di STEFANO TACCONE
Intervengono
FRANCESCA DI GIOIA
docente di storia dell’arte moderna,
Accademia di Belle Arti, Venezia
LORENZO GOBBI
poeta e scrittore
Esiste un tipo di narrativa che, sul
modello della filosofia, ma anche della musica e di altri ambiti
artistici che mettono in connessione la ragione e l’immaginazione,
esplora le zone di confine e si nutre di contrasti, ambivalenze ed
ossimori oggettivi e concettuali, in seguito ristrutturati e
restituiti, mutati, trasformati nel senso e nell’essenza», ha
scritto il critico Ivano Mugnaini parlando di Sogniloqui (2018). Con
Morfeologie (Iod edizioni 2019), ancora 12 brevi racconti, Stefano
Taccone riprende quel filo basato sulla giustapposizione tra sogno e
commento. Morfeo è la divinità del sonno e dei sogni. Il suo nome
deriva dalla parola greca che indica il concetto di forma. Il lavoro
onirico è un plasmare forme in continuo divenire. «Mi affaccio con
le mani nei capelli, aspettandomi già di vederla a terra morta
spiaccicata e io in manette. […]. Invece […] sembra scomparsa
lasciando una misteriosa nuvola iridescente al suo posto».
Stefano Taccone (Napoli, 1981) è addottorato in Metodi e metodologie della ricerca archeologica e storico-artistica presso l’Università di Salerno. Dal 2013 al 2015 ha insegnato storia dell’arte contemporanea presso la RUFA - Rome University of Fine Arts. Ha pubblicato le monografie Hans Haacke. Il contesto politico come materiale (Plectica, 2010); La contestazione dell'arte (Phoebus, 2013); La radicalità dell’avanguardia (Ombre Corte, 2017). Collabora stabilmente con le riviste “Frequenze poetiche”, “OperaViva Magazine” e “Segno”. Ha pubblicato saggi e recensioni sulle riviste “Boîte”,“roots§routes, “sdefinizioni”, “Sudcomune”, “Titolo”, “TK-21”, “Tracce”, “ undo.net”, “Walktable”. Con raccolta di racconti Sogniloqui (Iod, 2018) esordisce nel campo della scrittura narrativa.
Stefano Taccone (Napoli, 1981) è addottorato in Metodi e metodologie della ricerca archeologica e storico-artistica presso l’Università di Salerno. Dal 2013 al 2015 ha insegnato storia dell’arte contemporanea presso la RUFA - Rome University of Fine Arts. Ha pubblicato le monografie Hans Haacke. Il contesto politico come materiale (Plectica, 2010); La contestazione dell'arte (Phoebus, 2013); La radicalità dell’avanguardia (Ombre Corte, 2017). Collabora stabilmente con le riviste “Frequenze poetiche”, “OperaViva Magazine” e “Segno”. Ha pubblicato saggi e recensioni sulle riviste “Boîte”,“roots§routes, “sdefinizioni”, “Sudcomune”, “Titolo”, “TK-21”, “Tracce”, “ undo.net”, “Walktable”. Con raccolta di racconti Sogniloqui (Iod, 2018) esordisce nel campo della scrittura narrativa.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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