Dal 23 dicembre all’11 maggio,
concerti di qualità per scoprire le tradizioni musicali partenope.
Gli appuntamenti, tutti gratuiti, nella
Sala del Toro Farnese del MANN
Da lunedì 23 dicembre (ore 18), al via
la quarta edizione del Festival Barocco Napoletano.
Il ciclo di concerti (in calendario da
dicembre a maggio, sempre alle 18 e nella Sala del Toro Farnese del
MANN) rappresenta un’occasione per conoscere, fra storia e
sperimentazione, le radici della tradizione melodica partenopea in un
più ampio quadro di relazione con la cultura musicale
internazionale: la rassegna, organizzata dall’Associazione Festival
Barocco Napoletano (presidente: Massimiliano Cerrito) in rete con
l’Ensemble Accademia Reale, propone non soltanto una programmazione
di eventi di qualità (la partecipazione ai concerti, peraltro, è
sempre gratuita), ma ambisce ad essere il primo momento di un
percorso di studio sulla poliedrica dimensione artistica, tra
Seicento e Settecento, nella nostra città.
In prospettiva, grazie alla sinergia
scientifica con il Conservatorio di Musica San Pietro a Majella, la
costruzione di percorsi espositivi tematici, per collegare il
patrimonio del MANN (e la rappresentazione della musica in affreschi,
mosaici e sculture) con la collezione di strumenti del prestigioso
istituto partenopeo.
Un viaggio di studio che parte, in ogni
caso, dalla suggestione dei concerti: in atmosfera natalizia, primo
evento (“Le scoperte archeologiche e le opere dedicate alla scuola
musicale napoletana”), lunedì prossimo, con l’Ensemble Accademia
Reale (violino: Giovanni Borrelli; soprano: Roberta Andalò; musiche:
G. Pacini, A. Guerra, A. L. Tottola, A. Scarlatti. L. Leo).
Si proseguirà con l’anno nuovo (13
gennaio) e con le “Gouaches napolitaines. Affetti e passioni tra
‘700 e ‘900”: al cospetto del Toro Farnese, si esibirà il
Minimo Ensemble (Daniela De Monaco: contralto; Antonio Grande:
chitarra barocca).
Scarlatti, Leo e Paisiello saranno gli
autori cui sarà dedicato il concerto sulla cantata a voce sola (27
gennaio), mentre il clavicembalo di Enza Caiazzo rappresenterà il
fasto delle corti europee settecentesche grazie alle musiche di Bach,
Cimarosa, Paradisi, Galuppi e Balbastre (10 febbraio).
Come nelle precedenti edizioni del
Festival, spazio alla danza in costume (Compagnia La Stravaganza, con
l’Ensemble Accademia Reale, 24 febbraio) ed all’arte della
variazione e dell’improvvisazione, con incursione negli stilemi
jazz (9 marzo).
Non mancheranno, naturalmente, concerti
dedicati a generi specifici: “Villanelle alla napolitana” (23
marzo) e “Musica devozionale e passione” (13 aprile); da non
perdere, l’esibizione al piano di Antonio Fresa, che sarà
accompagnato dall’Ensemble Accademia Reale per proporre i temi
della musica classica napoletana in versione reloaded (27 aprile).
Conclusione di stile (11 maggio) con
“L’Ottava restituita al trono/Dramma per musica” di Domenico
Scarlatti (Ensemble Accademia Reale/violino: Giovanni Borrelli).
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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