MANN at work per le
collezioni pompeiane: parte oggi, al Museo Archeologico Nazionale di
Napoli, il restyling della sezione degli oggetti dedicati alla vita
quotidiana nelle città vesuviane.
Obiettivo, per il 13 febbraio 2020, la
presentazione al pubblico dell’allestimento, rinnovato nei criteri
e nella selezione dei reperti in mostra: se, da una parte, saranno
restaurate le vetrine e le sale, sarà migliorato l’impianto di
illuminazione, saranno aggiornati i pannelli didattici, la finalità
dei lavori, che comporteranno una temporanea limitazione di accesso
(sale 85/90), sarà l’ampliamento delle opere fruibili dai
visitatori.
Il riordino complessivo delle
collezioni di oggetti pompeiani e ercolanesi continuerà, poi, con
un’attività di studio, restauro, riflessione museografica che
coinvolgerà importanti materiali custoditi nei depositi ed al
momento visibili solo in occasione delle esposizioni temporanee:
entro l’estate 2021, sarà infatti raddoppiata la superficie
espositiva delle celeberrime raccolte di oggetti dell’area
vesuviana. Troveranno allora definitiva sistemazione le armi
gladiatorie, i reperti organici, i commestibili, le argenterie, le
oreficerie, gli antichi arredi domestici, sia in marmo che in bronzo.
Per la fine del 2020, ancora, sarà
aperta al pubblico nei locali del Braccio Nuovo la Sezione
Tecnologica pompeiana, ispirata a quella inaugurata da Amedeo Maiuri
nel 1932; la sezione presenterà al pubblico i principali strumenti e
tecnologie in uso nel mondo romano (dall'agricoltura all'idraulica,
dalla costruzione all'illuminazione) con un allestimento che sarà
arricchito tanto da reperti antichi quanto da ricostruzioni e video
esplicativi. La sezione sarà allestita in collaborazione con il
Museo Galileo di Firenze.
Il restyling delle collezioni si
combina con un’intensa programmazione culturale ed espositiva
prevista per le festività natalizie: nel Salone della Meridiana, con
una sezione di approfondimento sull’antico porto della città nella
Stazione Neapolis, si possono ammirare i quattrocento reperti della
mostra “Thalassa, meraviglie sommerse dal Mediterraneo”.
All’exhibit sull’archeologia
subacquea sono legati altri tre percorsi incentrati sul tema del
mare: “Pe’ terre assaje luntane”, spazio di approfondimento
fotografico e documentario sull’emigrazione ischitana verso le
Americhe; “Carte. La rappresentazione del mondo da Omero a
Mercatore”, che raccoglie pregiati volumi della biblioteca
d’istituto; “Maresistere”, suggestiva installazione di arte
contemporanea che Roxy In The Box immagina per ricreare la stanza di
un napoletano trasferitosi negli States ad inizio Novecento.
Focus sulla contemporaneità con
l’Experience Exhibition “Capire il cambiamento climatico”,
realizzata con National Geographic Society per descrivere cause ed
effetto del riscaldamento globale; nella Sala del Toro Farnese,
protagonisti i nuovi linguaggi della comunicazione con SLIDEDOOR
(portale che consente di essere connessi in real time con il Palazzo
Merulana di Roma) e con la mostra fotografica “Fuga dal Museo” di
Dario Assisi e Riccardo Maria Cipolla. Curiosità orientaleggianti
sono protagoniste del percorso “Il contemporaneo per l’archeologia.
Artisti cinesi al MANN”, allestito nelle sale degli affreschi.
Per chi ama seguire il tempo tra
passato, presente e futuro, esposizione, in Atrio, delle tavole del
calendario 2020 del Museo Archeologico Nazionale di Napoli (a cura
della Scuola Italiana di Comix) e presentazione di “Fotografare il
MANN tutto l’anno” con i migliori scatti del 2019 realizzati
dagli artisti dell’Associazione Flegrea Photo.
In atmosfera natalizia, da non perdere
il Presepe Felix dell’Associazione Presepistica Napoletana, cui
sono accostate due delle trenta sculture presenti nella collezione
Farnese per la mostra “Vincendo il tempo” di Riccardo Dalisi.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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