A Villa Pignatelli, dal 7 dicembre al 6
gennaio, i risultati di un progetto di inclusione rivolto ai giovani
inoccupati
Un'esposizione per raccontare i nuovi
orizzonti (e mestieri) della creatività.
Costruire una mostra, in ogni suo
tassello: dalla realizzazione delle opere al progetto di
allestimento, dalla grafica alla comunicazione.
Lo hanno fatto 44 giovani napoletani
inoccupati, dai 18 ai 29 anni, adesso protagonisti dell'esposizione
"OpenHeArt. Quattro laboratori per una mostra", in
programma a mVilla Pignatelli- Casa della Fotografia da sabato 7
dicembre 2019 (apertura al pubblico: ore 11) sino al 6 gennaio 2020.
Il progetto "OpenHeArt" ha
rappresentato l'occasione per esprimere energie creative e scoprire
la vena artistica che è in ognuno di noi, costruendo una rete di
collaborazioni virtuose nel territorio regionale (e non solo).
Realizzato dal Museo Archeologico
Nazionale di Napoli (MANN) e dal Polo museale della Campania, in
collaborazione con il Laboratorio Irregolare di Antonio Biasiucci,
l’associazione AZTeCA, l’associazione Pianoterra, l’associazione
OcchiAperti, Incontri Internazionali d’arte ed il Dipartimento
di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione dell’Università
degli Studi di Salerno (vincitore del bando Prendi Parte! Agire e
pensare creativo ideato dalla Direzione Generale Creatività
contemporanea e rigenerazione urbana del Mibact), "OpenHeArt"
ha avuto lo scopo di promuovere l’inclusione culturale dei giovani
nelle aree a rischio di marginalità economica e sociale.
Quattro i laboratori iniziati nel
febbraio 2019 ed in programma per tutto l'anno: Photo Lab -
Laboratorio fotografico a cura di Antonio Biasiucci per la
realizzazione delle opere da esporre; Graphic Design Lab -
Laboratorio di grafica, condotto da Alessandro Leone per la
progettazione ed esecuzione del materiale di comunicazione;
Videomaking Lab - Laboratorio di produzione video, guidato da
Raffaele Iardino per la documentazione audiovisiva del percorso
creativo; Exhibition Lab - Laboratorio di allestimento, con un
percorso portato innanzi da Denise Maria Pagano per la progettazione
e l’allestimento della mostra conclusiva.
Dal 7 dicembre, in esposizione a Villa
Pignatelli, vi saranno non soltanto otto portfolio, montati su dei
leggii e realizzati dagli aspiranti artisti di "OpenHeArt",
ma anche cento scatti realizzati nel corso del laboratorio di
fotografia "Irregolare" di Antonio Biasiucci.
Libero il tema delle opere presentate
nell'exhibit: scopo dell'esposizione, infatti, non sarà soltanto
mostrare il complesso iter che porta all'individuazione ed alla
scelta di un'immagine fotografica, ma anche la necessaria
integrazione di profili professionali diversi per l'allestimento di
un'esposizione.
Dalle idee ai fatti: l'obiettivo di
"OpenHeArt", progetto curato da Andrea Milanese e Denise M.
Pagano, è proporre nuove ipotesi di inclusione in un tempo di
rilancio delle industrie culturali e creative.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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