Venerdì 10 gennaio 2020, alle ore18:00
a Roma, presso lo Studio Arte Fuori Centro, via Ercole Bombelli 22 si
inaugura la mostra: Marco Pili “Paesaggi del silenzio” a cura di
Michelangelo Giovinale
L’esposizione rimarrà aperta fino al
31 gennaio secondo il seguente orario: dal martedì al venerdì dalle
17,00 alle 20,00, altri orari su appuntamento.
Il ciclo espositivo PROPOSTE 2020
curato da Michelangelo Giovinale si articola nelle mostre di quattro
artisti contemporanei: Marco Pili, Raffaele Boemio, Isabella Ciaffi e
Luigi Pagano che verranno realizzate nel periodo gennaio/aprile 2020.
Le opere di Marco Pili sono un continuo
dialogo che si consuma nel silenzio. Interroga le radici che, a lui
parlano di paesaggi secolari, di spiagge bianchissime di granelli si
sabbia di quarzo piccoli come chicchi di riso.
Parlano dell’uomo e della sua storia.
Il significato figurativo di radice che è proprio nell’opera di
Pili è quello di origine, di una linfa vitale che risale nelle opere
è che lo nutre.
Un bisogno di attingere dal ventre
della madre terra che, Marco letteralmente setaccia, prima di
trasformarla in materia per la sua pittura che si addensa nelle forme
grasse e ruvide delle sue geometrie.
Il suo è un processo di indagine
antropologia, che nelle numerose sperimentazione lo ha portato a
recuperare anche l’antico pane carasau, o ancora frammenti di pizzi
e merletti, che lascia affiorare nelle opere come trame di memoria,
mescolati a pigmenti di colori primari che esplodono con una veemenza
che sembra quella tellurica di un terremoto.
Marco Pili è un artista puro. Non
adopera intermediazioni. Le mani sono l’unico strumento di
indagine. Non fa ricorso ad arnesi del mestiere che sono propri del
fare di un pittore. Sono solo le mani, dopo aver raccolto a
ricomporre per strati le geometrie informali delle sue opere che a
fatica trattengono eruzione di colore, accidentale e incontrollato.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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