Sabato 15 febbraio 2020 ,dalle ore
17:30 presso Movimento Aperto, via Duomo 290/C , Napoli, si inaugura
la personale di Vittorio Vanacore, intitolata : OLTREMARE, che
resterà aperta fino al 10 marzo 2020, il lunedì e il giovedì, ore
17-19, il mercoledì ore 10.30-12.30 e su appuntamento.
Michelangelo
Giovinale la introduce con il testo intitolato: OLTREMARE, opere di
Vittorio Vanacore. In mostra dodici opere, di media dimensione
,tecnica mista, tutte molto recenti ( risalgono al 2019), tutte
appartenenti allo stesso ciclo, dedicato al tema del viaggio.
“Al centro di questa nuova produzione
resta nella visione dell’artista, il tema del viaggio,
esistenziale, più che di luogo, di luci - nella sua pittura poche -
e di lunghissime ombre, di smalti rosso lacca, densi come grumi di
sangue e il nero che persiste, tirato fino ai bordi, come botola
esistenziale dell’uomo, dentro cui confinare, se non addirittura
annullate, ogni traccia umana e ciò che resta del mondo
reale”,scrive Michelangelo Giovinale e poi precisa: “È
sull’antico mondo Mediterraneo che Vanacore pone una persistente
riflessione, un Mediterraneo che sente compromesso, quasi
prosciugato, “un mare che non bagna più” irrimediabilmente
perduto, nella sua originaria unità di mare, unità di essere e
divenire, che ha segnato,il tempo e la storia. L’altro, uomini
altri, per patrimoni di conoscenza e di saperi, allo stremo delle
forze, sono respinti, oltremare, solcano rotte come odissee, si
dovranno accontentare di una vita al margine, condannati al destino
di una invisibilità sociale. I fenomeni migratori,di sofferenza e di
morte, di partenze e mancati approdi, segnano, agli occhi
dell’artista, lo svuotarsi del contenuto dei luoghi e i luoghi del
mediterraneo la loro progressiva perdita del paesaggio, in uno
scenario di drammatica attualità”
“Una pittura di rossi spessi , di
neri catramosi, di bianchi calce .”Il ciclo dei neri, la cui
superficie pittorica è ustionata dalla forza violenta del sole
cocente d’agosto - al termine di una lunga gestazione interiore -
sconfina nel bianco calce fra cromie silenti come fantasmi. Nero,
bianco e rosso lacca - i cicli che segnano questa ultima stagione
pittorica - sono espressioni di sponde agli antipodi, senza
gradazioni né gradienti di identità.Contrasti perpetui che la sua
arte racconta della vita” conclude Michelangelo Giovinale.
Vittorio Vanacore è nato ad Aversa,
vive a Casaluce (CE). Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di
Napoli,è docente di discipline pittoriche al Liceo Artistico Statale
Solimena di S. Maria Capua Vetere (Ce). Fonda il Museo MACS d’arte
contemporanea, una vasta collezione di opere d’arte, esposte
all’interno del liceo artistico dove insegna. Ad Aversa è
promotore e socio di Spazio Vitale, una galleria d’arte
contemporanea, che si è distinta per l’elevata qualità della
programmazione annuale. Dal 1984 è presente in numerose mostre, in
Italia e all’estero.I suoi lavori sono in collezioni private, musei
italiani e spagnoli.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
http://www.rosarydelsudartnews.com/2020/02/oltremare-intervista-vittorio-vanacore.html
RispondiElimina