Cari amici oggi ricordiamo la data in cui le spoglie di Galileo Galilei trovarono collocazione presso il monumentale sepolcro a lui dedicato nella Basilica di Santa Croce in Firenze.
Le spoglie del noto matematico, astronomo e
fisico, morto ad Arcetri l’8 gennaio del 1642,
furono, infatti, poste (o meglio “nascoste”) dietro una porta della
cappella medicea fino a quando fu deciso di dare allo scienziato degna sepoltura.
Dopo oltre novant’anni dalla sua
morte, nel 1737, fu traslato nell’attuale sepolcro monumentale che
si trova precisamente nella navata sinistra della Basilica di Santa Croce.
Avendo fallito in vita nel tentativo di
promuovere la costruzione di un sepolcro per Galileo Galilei,
Vincenzo Viviani cercò di riuscirvi post mortem vincolandone gli
eredi a detta costruzione, nella quale avrebbe dovuto trovare riposo
anche la sua stessa salma.
Nel 1737 il monumento funebre fu dunque completato anche se il progetto
originario del Viviani non fu pienamente rispettato: si dovette
rinunciare a una delle tre statue previste la "pericolosissima"
Filosofia ( vietata dalla Sacra Congregazione dell'Indice), anche
l'immagine di Galileo fu legata unicamente ai titoli di geometra e
astronomo e non anche di studioso dei reali meccanismi della natura.
Si sostituì poi l'epigrafe enfatica (concepita dal Viviani) con una
più neutra (scritta da Simone di Bindo Peruzzi).
Ricordiamo che il sepolcro monumentale di Galileo,
opposto a quello di Michelangelo Buonarroti, accolse le sue dunque le
sue spoglie e quelle di Viviani il 12 marzo del 1737 alle ore 18:00.
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