In
Italia, la festa del papà si celebra quindi il 19 Marzo, il giorno
in cui, dal 1968, si festeggia anche San Giuseppe. Le rose sono il
simbolo di questa festa, rosse, se il genitore è ancora in vita,
bianche, in caso contrario. Due tradizioni, in particolare,
caratterizzano la festa del 19 Marzo un po' in tutta Italia: i falò
e le zeppole. Poiché la celebrazione di San Giuseppe coincide con la
fine dell'inverno, le celebrazioni rituali religiose, come spesso
accade, si sovrappongono a quelle pagane come i riti di purificazione
agraria, di antica memoria. In quest'occasione, infatti, si bruciano
i residui del raccolto sui campi, ed enormi cataste di legna vengono
accese ai margini delle piazze. Quando il fuoco sta per spegnersi,
alcuni lo scavalcano con grandi salti, e le vecchiette, mentre
filano, intonano inni per San Giuseppe.
Questi riti sono accompagnati dalla
preparazione delle zeppole, le famose frittelle di S. Giuseppe, che
pur variando nella ricetta da regione a regione, sono il piatto
tipico di questa festa. A Roma la preparazione delle zeppole,
affiancate dai bignè di San Giuseppe, ha un fervore molto
particolare. Le zeppole di San Giuseppe sono un dolce tipico della
cucina Italiana e derivano da una tradizione antica risalente
addirittura all'epoca romana. Sono due le leggende principali che si
tramandano: secondo la tradizione dell'epoca romana, dopo la fuga in
Egitto con Maria e Gesù, San Giuseppe dovette vendere frittelle per
poter mantenere la famiglia in terra straniera. Proprio per questo
motivo, in tutta Italia, le zeppole divennero i dolci tipici della
festa del papà, preparati per festeggiare e celebrare la figura di
San Giuseppe.
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