Ricorrenza: 6 marzo
Etimologia: Coletta (accorc. di
Nicoletta) come Nicola = vincidore del popolo, dal greco
Corbie, presso Amiens (Francia), 13
gennaio 1381 - Gand, Fiandra (attuale Belgio), 6 marzo 1447
Nata quando ormai i genitori non
speravano più di avere figli, fu chiamata Nicoletta (familiarmente
Colette) in onore di Nicola di Bari, alla cui intercessione si
attribuiva la sua nascita.
Intraprese la stada religiosa a 18 anni
(dopo la morte dei genitori) concludendola a 25 su consiglio del
francescano Enrico di Baume, tornando fra le Clarisse, perché
chiamata alla riforma degli Ordini istituiti da san Francesco. Ebbe
il velo da Benedetto XIII nel 1406 a Nizza, per alcuni anni vide
fallire gli sforzi di riforma, solo nel 1410 ha il suo primo
monastero rinnovato a Besançon, seguìto poi da altri 16.
Colette morì a Gand nel
1447.
Martirologio Romano: A Gand nelle Fiandre, nell’odierno Belgio, santa Coletta Boylet, vergine, che, dopo tre anni di vita molto austera rinchiusa in una piccola casa posta accanto alla chiesa, divenuta professa sotto la regola di san Francesco, ricondusse molti monasteri di Clarisse al primitivo modello di vita, ristabilendovi in special modo lo spirito di povertà e di penitenza.
Martirologio Romano: A Gand nelle Fiandre, nell’odierno Belgio, santa Coletta Boylet, vergine, che, dopo tre anni di vita molto austera rinchiusa in una piccola casa posta accanto alla chiesa, divenuta professa sotto la regola di san Francesco, ricondusse molti monasteri di Clarisse al primitivo modello di vita, ristabilendovi in special modo lo spirito di povertà e di penitenza.
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